Abrham -- [pathosNET] il tempo che verrà

Date: 2000/10/28 14.29
From: "Abrham" <abrham_nicosvik@hotmail.com>
To: <PathosNET@pathos.it>


Sono triste.
Sento qualcosa che va via; sento qualcosa che viene.
Io sono io, eppure non lo sono più.
Il Destino è in me, posso percepirlo; è tangibile.
Posso controllarlo, posso usarlo, posso manipolarlo.
Ma non posso usarlo per fermare quello che sta per succedere.
Vorrei fare qualcosa per essere a Lucca, per poter agire.
Con l'inizio di Disforia perderò amici, cari amici...
Ma non posso intervenire: qui dal mio letto d'ospedale piango la perdita di
un mio caro amico e maestro...
Qui piango per Merlino, che si è riunito con quelli che lui chiamava gli
spiriti della terra.
Qui piango per Aracne, donna misteriosa ma amica fadele.
Qui piango per le Note che non ho mai incontrato e mai incontrerò.
Ma non mi rassegno.
Ad ogni azione Destino fa corrispondere una reazione.
E la reazione che mi aspetto è la rinascita degli uomini, ormai cambiati e
soprattutto accresciuti dall'insegnamento delle note

Abrham,
Alterazione di Melino


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"Nessuno arriva in Paradiso con gli occhi asciutti"
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