Tiresia -- [pathosNET] Biberon del futuro

Date: 2000/09/27 14.41
From: "Tiresia" <tiresia@softhome.net>
To: "Pathos NET" <PathosNET@pathos.it>


Domande ed accuse volano come pipistrelli impazziti in una grotta.
Da una parte Loki si chiede quale sarà l'oggetto con cui "baloccarci" per i
prossimi tempi.
Hai pensato mai che potremo essere noi stessi, oggetto e soggetto del nostro
"divertimento"? Un macabro e doloroso divertimento con le nostre paure,
tormenti, rimorsi... Quanti di noi, anzichè mettersi, un pochino almeno, a
nudo davanti ad accuse di errori, si sono rifiugiati nel dire "Sono un dio
queste cose non mi toccano"? Quanti hanno cercato di capire veramente, senza
dare nulla per scontato, senza creare assiomi al posto di risposte?
Da un'altra parte sento persone che sbraitano: prima volevano la giusta
libertà e dignità, adesso che ce l'hanno, sentono il peso che una tale cosa
comporta. Prima si riempivano la bocca di accuse scagliate ai quattro venti,
combattevano la loro battaglia e l'hanno vinta. Ma mentre combattevano non
avevano ben presente cosa portava la vittoria: un peso che pensavano di
poter sostenere, ma che adesso, ALCUNI, non riescono a sostenere. E allora,
piuttosto che riconoscere l'errore, cosa di cui molti di noi vengono non a
torto accusati, cosa fanno? Fanno come lo struzzo e, pur di non ammettere le
loro colpe, le scaricano su noi Note. Tanto una più una meno...
Finitela una buona volta! Noi avremmo commesso, senza dubbio, errori, magari
molti, ma voi, proprio voi che ci criticate, pensate di essere tanto meglio
comportandovi così? Se veramente ritenete che si sia sbagliato comportandoci
in un certo modo fate in modo di non commetterlo anche voi, altrimenti
smettetela con questa inutile polemica.
Riflettete su quanto detto da Andrea Calabrese:
>Io, tu noi Alterazioni dobbiamo pensare a una soluzione.
>Le Note vanno, il PATHOS resta.
>I problemi li risolveremo noi.
>Gli uomini, le Alterazioni.
>Non siamo più i figli delle note...cioè,
>non per molto ancora.
>Camminiamo con le nostre gambe per una volta.
>Io penso che la partenza sia necessaria.
>Penso che il mondo debba continuare.
>Penso che il mondo debba guarire.
>Noi lo guarirremo,
>le note ci hanno istruito.
>Ora VIVIAMO!
I mezzi li avete, li avete in voi stessi. Adesso sapete cosa è un'emozione!
E vi pare poco? Forse non vi rendete conto dell'immane tesoro che avete tra
le mani perchè molti sono "abituati" alle emozioni. E' come una cosa che si
possiede: diamo per scontata la sua presenza e, col tempo, ci scordiamo del
suo valore, della fatica che abbiamo speso per conquistarla e della gioia
provata una volta ottenuta. Ricordate ed emozionatevi.

Tiresia



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