Edipo -- [pathosNET] Frammenti

Date: 2000/06/09 13.06
From: "Edipo" <edipo@supereva.it>
To: <PathosNET@pathos.it>


    Fratelli,
mi è sorto un dubbio sui due frammenti della "genesi".
Premetto che istintivamente credo a Loki, con questo non voglio dire che il
suo frammento sia quello "vero" ma solo che credo alla sua buona fede.

    Sono due (sterttamente collegate) le stranezze che ho notato e che
vorrei sottoporvi:
    Come è possibile che le due traduzioni sono così simili? Una lingua (e
soprattutto nella sua forma scritta) così antica non può avere un numero
altissimo di vocaboli, molti dei quali esprimono più concetti distinti o dei
concetti vaghi, da interpretare nel contesto (non solo del testo, ma anche
sociale). A tal proposito ho fatto delle ricerche e il cuneiforme è una
scrittura che deriva da dei geroglifici la cui grafia viene semplificata
trasformando le linee curve in linee dritte. Nella scrittura Geroglifica
egizia (la più evoluta del genere) mancavano quasi tutti i termini
"immateriali" (ad esempio "pensiero") perchè non raffigurabili (provate voi
a disegnare un "pensiero"). Per raggiungere tale significato occorrevano
lunghi "giri di parole" o "immagini retoriche", figuriamoci come dovrà
essere il proto-cuneiforme-B.
A questo punto, effettuando una traduzione in una lingua moderna (anche nel
"barbaro" inglese), si ha più vocaboli da sostituire alla "macro-parola"
originaria. Ad esempio le parole
Eterno e Immortale, in una lingua antica avrebbero probabilmente un'unica
forma, così come i termini Nota, Suono, Ruomore, ecc. Perciò comè è
possibile che due traduttori che non si conoscono tra loro traducano
"macro-parole" con lo stesso identico termine ?

    Inoltre il termine Nota non verrebbe mai usato (almeno credo, ma ho modo
di avere conferma) da uno studioso che si rispetti (e colui che ha
effettuato la prima traduzione lo era) durante la traduzione di un testo
così antico. Il concetto stesso di nota è estremamente più recente della
città di Catal Huyuk (6200 a.C.), codificate nella Grecia antica, ma
recepite solo ad alto livello, e solo dal punto di vista teorico. Infatti se
abbiamo testi scritti (in varie forme) anche di epoche
di poco successive al paleolitico, non abbiamo spartiti di molto antecedenti
l'anno 1000 d.C. (se non ricordo male) perchè non esisteva proprio il
concetto di trascrizione della musica.

    Ovviamente non essendo io uno specialista delle materie di cui ho
parlato potrei aver commesso un banale errore o trascurato un dettaglio che
spiega queste stranezze, se qualcuno fosse in grado di aiutarmi ne sarei
molto grato.

    EDIPO


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