Luca C. Giuliano -- [pathosNET] Spiegazioni

Date: 2000/05/27 00.29
From: "Luca C. Giuliano" <mc3133@mclink.it>
To: PathosNET@pathos.it


Carissimi Empathici,

Provero' a spiegare come ha funzionato fino ad oggi Pathos, cosi' credo di
rispondere a molte domande ancora in sospeso, anche in riferimento al mio
operato.

Pathos e' nato per essere un'ambiente narrativo vivente, un sistema
incompleto in grado di accogliere la creativita' di ciascuno e quindi di
crescere, rinnovarsi e mantenersi in equilibrio.
Le differenze di ciascuno dei "creatori" iniziali sono state codificate
nelle figure degli Eterni, con l'obiettivo di rendere queste differenze una
risorsa per il sistema e non un limite.
Ecco quindi la costruzione della Rete del Pathos, un intreccio di
contraddizioni, una sistema "naturalmente" conflittuale. Pensate, sette
clan con sei membri per loro natura legati a ciascuno degli altri sei, per
fare in modo che che di nessuno l'Eterno potesse fidarsi veramente, perche'
in ogni caso ognuno dei suoi "figli" (salvo la Nota pura) era legato a un
altro Eterno.

Gli Archivisti (all'inizio erano due, Kronos e Dagda, poi divennero 5 e
infine rimase solo Kronos) dovevano essere gli Arbitri Narratori di Livello
piu' alto, quello ignoto persino agli Eterni stessi. Poi si e' verificato
subito che questo sistema non funzionava e si e' lasciato solo Kronos ad
assumere la funzione di Super-Arbirtro e di garante della Continuity.

Per ragioni "storiche" (l'idea iniziale del gioco nata da me e da
Massimiiano Roveri) e per una sorta di riconoscimento implicito che non e'
stato messo in dicussione, io mi sono trovato ad esercitare le funzioni di
Presidente e di R0. Questa definizione e' stata coniata da Lorenzo Trenti
nai primi mesi di vita di Pathos "pubblico", quindi nel febbraio-marzo
1998. In un certo senso era come se tutte le R avessero un principio
ordinatore unico che era la mia mente.
Implicitamente, la presenza di un R0 era rassicurante, in quanto riportava
il sistema - in una situazione alquanto frammentata - all'interno di un
modello piu' consueto e stabile con un unico Master alla guida di altri
Master. io mi sentivo abbastanza tranquillo in questa posizione (non
facile) anche perche' avevo al di sopra di me un Controllore supremo che
era Kronos, senza essere un personaggio dell'ambientazione.
E' chiaro che questo configurava una situazione autoritaria, sommamente
autoritaria, ma nessuno, dico nessuno, degli Eterni ha mai messo in dubbio
questa mia autorita'. Se lo avessero fatto io avrei passato la mano a
qualcun altro oppure avrei cercato un modo per essere investito piu'
democrarticamente di questa autorita'.
Il fatto e' che fino ad oggi non se ne era mai sentita la necessita',
sebbene io avessi manifestato in tempi non sospetti, il bisogno di rivedere
questa struttura in quanto ero ben cosciente che stava zoppicando per la
crescita e per i cambiamenti intervenuti in questi tre anni. All'inizio
erano tutti amici o amici di amici, da qualche tempo sono entrati dei
giocatori che giustamente dicono; "ma chi e' 'sto tizio di Luca Giuliano?".
Questa forma di Pathos - molto flessibile, che ha garantito fino ad oggi la
possibilita'' per tutti di inserire le proprie tensioni narrative senza mai
frustrarne alcuna - era necessariamente basata su questa struttura
gerarchica e non si sarebbe potuta combiare, senza destabilizzarla. Invece
sarebbe cambiata in Pathos II.
Questa era la mia prospettiva per il futuro. E' da dicembre, almeno, che ne
parlo con gli amici piu' vicini a me, per ovvie ragioni.

La forma autoritaria, in effetti, all'interno dei Consesso degli
Arbitri-Eterni + Archivista, ha sempre funzionato in modo
quasi-democratico, con il sistema del "silenzio-assenso" oppure votando a
maggioranza per le decisioni sulle quali c'era il tempo sufficiente per
discutere. E' chiaro, pero', che in una sistema in tempo reale come questo,
in cui possono succedere molte cose che richiedono decisioni immediate, io
mi sono assunto la responsabilita' di decidere per tutti, salvo correggere
dopo eventuali errori.
In fondo si trattava di una "simulazione", mica di mandare un esercito alla
guerra!

La mia posizione di vantaggio era anche funzionale al sistema stesso: io
sono stato sempre presente, ho sempre letto tutto, ho sempre seguito tutto
dall'inizio e solo Kronos poteva starmi alla pari.
In tutti questi anni ci siamo visti tutti insieme, credo una volta sola, in
tutti gli altri casi (5-6 al massimo) ci siamo visti a pezzi e bocconi. Vi
assicuro che non e' semplice, con tutti gli imepegni che abbiamo, vederci
intorno a un tavolo per 6-8 ore a discutere di come mandare avanti la baracca!
Lo abbiamo fatto, sempre mettendoci un po' avanti a voi, ma non troppo per
darvi modo di inserire le vostre storie e a noi di aggiustarle e
coordinarfle senza mandarvi allo sbaraglio.

Per tutto il resto del tempo siamo rimasti in contatto tranite una
ML-Eterni in cui ci siamo consultati su tutto, spesso anche con ritardo
pero', perche' voi andate in fretta, troppo in fretta. Siete in tanti noi
siamo pochi. I tempi non sempre coincidono e a volta le decisioni devono
essere prese prima di poterle discutere a fondo.

Non vi nego che mi dispiace molto - oggi - notare che qualcuno si e'
sentito frustrato,
Mi dispiace.
Evidentemente il compito era impari, rispetto alle nostre possibilita'.
Sicuramente rispetto alle mie.
Ci ho provato e fino ad oggi aveva funzionato.
Mi dispiace anche che qualcuno abbia la sensazione che in Pathos non ci sia
liberta' narrativa e che tutto fosse deciso in anticipo. Evidentemente non
siamo riusciti (e non sono riuscito) a far capire che un 70-80% della
narrazione di Pathos e' stata opera vostra (delle Note e delle Alterazioni,
senza alcuna distinzione). Ovviamente, quando dico "vostra" non mi
riferisco a tutti. Mi riferisco a coloro che hanno dato qualcosa a Pathos.
Ognuno guardi nella sua coscienza, come io faccio nella mia.

La gerarchia funzionale degli Eterni non era sufficiente, e abbiamo
introdotto le "province narrative", e cioe' settori delle storia o della
letteratura che sono sotto il controllo supremo di un Eterno (in R1) in
modo che, in caso di contraddizioni egli potesse avere l'ultima parola in
questo settore. Le province sono pubblicate sul sito e ognuno puo'
verificare la loro distribuzione.
In ciascuna provincia l'autonomia e l'autorita' di ciscuno di noi era
indiscussa.

Come pure era indiscussa l'autonomia e il dominio sull'Armonia, e cioe'
sulle Note che dovevano essere risvegliate. Ognuno di noi Eterni era libero
di regolarsi a proprio piacere. Io, in genere, ho dato i profili delle Note
ai miei giocatori, ma poi ciscuno ci ha messo dentro cio' che voleva.
Non ho mai interferito con le scelte di nessun altro Eterno e nessun altro
Eterno ha mai interferito con le mie scelte.

Questo sistema fatto di gerarchia, di autorita' e di autonomie ha sempre
funzionato benissimo.
Anche perche' chi mi conosce, e chi conosce il mio carattere, sa che io
sono tutt'altro che autoritario, semmai sono "dirigista", ma questo mi
porta ad assumere piu' spesso oneri che onori.

Non mi voglio dilungare oltre, ho scritto tutto questo a beneficio di
coloro che possono non essere al corrente del sistema complesso e
articolato (che ho spiegato solo in minima parte) e quindi possono
comprendere solo con difficolta' quello che sta accadendo e quello che,
secondo me. accadra' in futuro.

Pathos e' una macchina molto complicata da mandare avanti.
Ora si e' fermata, ma riprendera' il suo cammino.
Tuttavia non potra' riprendere il suo cammino esattamente come prima,
perche' il suo sistema di legittimazione e' stato interrotto, e' stato
messo in dubbio e non abbiamo previsto alcun sistema per ripristinarlo.

Io, d'accordo con gli altri Arbirtri-Eterni, ho cercato di ripristinarlo
con l'unico sistema che ritenevo valido per una associazione di giocatori e
quindi di persone che vivono nel mondo delle regole. E' cioe' verificare la
condivisione delle regole. Insomma, ho cercato di discutere il sistema
normativo, senza mettere in dicussione la fiducia reciproca, perche' quella
non e' relativa alle regole, ma ai rapporti umani, oppure al meccanismo
politico della delega.
Questo non ha funzionato.
E' stato rifutato e io ne prendo atto.

Se non sentissi la responsabilita' di portare a conclusione questa fase di
Pathos (che ora non so valutare se sara' la prima o l'unica) avrei gia''
dato le dimissioni.
Non e' per orgoglio che non le ho ancora presentate, ma perche' sono
cosciente del fatto che le mie dimissioni - mi dispiace dirlo -
rappresenterebbero la fine di "questo" Pathos. Non di Pathos in assoluto,
ma di "questo" Pathos, si'.
La decisione ultima su queste eventuali dimissioni la prendero' dopo la
riunione di Firenze.
Mi fa piacere osservare in molti la volonta' di continuare, mi permette di
credere di aver contribuito a dar vita a qualcosa di buono, ma io sono un
creatore di giochi, un esperto di simulazione, un sociologo. Non sono un
politico, un guru, uno che chiede alle persone di avere fiducia in lui.
Il mio scopo era di divertirmi facendovi divertire, e poi di mettere in
atto alcune idee che sono scritte nei mie libir e nei miei articoli. Tutto qui.
Mi dispiace se vi siete sentiti trascinati in un guazzabuglio di emozioni
che vi ha ferito, offeso, indignato. Per me faceva parte del rischio.
Pathos e' sempre stata un'avventura, anche in R1.
Forse avrei dovuto essere piu' esplicito.
Pero' tutti gli iscritti dal gennaio 1999 hanno ricevuto la mia lettera
minacciosa in cui scrivevo che Pathos era un terreno diffiicile in cui
muoversi. Non dite che non vi evevo avvertito.

Un'ultima cosa che riguarda la menzogna. Non credo di aver mai mentito
consapevolmente. Di aver pasticciato si'', a volte per creare
volontariamente delle situazioni di conflitto. Nella mia Armonia ho
scatenato un duello tra Semirea e Fenice che ancora oggi non e' stato
sanato del tutto. ;-)
Parlando con l'uno o con l'altro posso aver dato messaggi contraddittori,
ma non l'ho mai fatto per danneggiare qualcuno.
E' vero LI era assolutamente fuori luogo in Pathos (Luca as Padre Navarra)
E' vero LI e' assolutamente legittimo in Pathos (Luca as Arbirtro)
A volte, io stesso, non so bene se parlo con la mia voce o con quella dei
miie personaggi..
A parte gli scherzi e' cosi'.
Non esiste la verita' assoluta.
C'e' sempre un contesto in cui si situa l'accertamento della verita'.
Una cosa e' certa. Quando ci sono degli interessi in gioco, allora e'' piu'
semplice verificare chi sta cercando di far prevalere i propri interessi.
Ma qui, non ci sono interessi da difendere.

Ho finito?
No.
Ho ancofra una cosa da dire.

Gary Gygax, l'inventore con Dave Arneson, del GdR doveva essere una pessima
persona.
Infatti sosteneva che il Master dietro lo schermo tira i dadi solo per fare
rumore, in realta' e' sempre lui che prende le decisioni. Altrimenti che
Master e'?
Non e' per caso che questa definizione di Arbirtro - introdotto se non
ricordo male solo nella traduzione italiana del termine "Master" - e'
profondamentge sbagliata per la funzione che deve esercitare questo tipo di
giocatore?

Buona vita

il presidente



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Luca GIULIANO
Teatro della Mente
http://www.mclink.it/com/agonistika/giochidiruolo/home.htm
PATHOS Associazione di Letteratura Interattiva
http://www.pathos.it
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