Luca C. Giuliano -- [pathosNET] Giocatori-Arbitri e Giocatori-Personaggi

Date: 2000/05/18 19.53
From: "Luca C. Giuliano" <mc3133@mclink.it>
To: PathosNET@pathos.it


Carissimi,

questo non e' un intervento del Presidente, ma un intervento a titolo
personale.

Quindi, diversamente da quello che faccio normalmente quando assumo un
ruolo istituzionale, non mi preoccupo minimamente di mediare. ;-)))

Devo dire che sull'argomento "Arbitri o giocatori" mi sembrate un po'
troppo d'accordo.
Secondo me non state scavando abbastanza a fondo nel problema.

Leggendo i vostri interventi sembrerebbe che la soluzione sia nel lasciare
tutto come sta, con alcuni buoni propositi:
1) essere imparziali
2) essere coordinati
3) occuparsi esclusivamente della narrazione e dell'ambientazione.

Cosa pensate che abbiamo fatto fino ad ora?
Pensate forse che siamo stati
1) di parte
2) scoordinati
3) interessati a tutt'altro che all'ambientazione (chissa' a che cosa?).

Dovreste dare per scontato che tutti i buoni propositi cui ci richiamate
noi li abbiamo assunti prima ancora di iniziare questo esperimento, e
quindi nel periodo marzo-ottobre 1997. Sono principi che non abbiamo
scolpito nella pietra semplicemente perche' ognuno di noi conosceva l'altro
ed era sicuro a priori che questo non sarebbe mia stato messo in dubbio.

Evidentemente non e' bastato.
Altrimenti non saremmo qui a parlare di questo.

Oltretutto vorrei farvi notare che a Gubbio (settembre 1999), abbiamo detto
apertamente che si puo' essere Arbirtri sia come Eterni, che come Note che
come Alterazioni. Basta dare un'occhiata sul sito (che viene continuamente
aggiornato) per rendersene conto:

http://www.mclink.it/com/agonistika/giochidiruolo/documenti/arbitri.htm

Quindi il dilemma "Arbitri o giocatori" non riguarda solo noi
Arbitri-Eterni ma tutti gli Arbitri.

Non e' bastato (sebbene RIPETO non possa essere messo in dubbio) perche' il
dilemma "Arbitri o Giocatori" in questo tipo di gioco si pone in un modo
totalmente nuovo, che non ha nulla a che vedere con il GdR in genere e con
il GdR dal vivo in specifico.

Cerco di spiegarmi, se possibile brevemente.

Intanto diamo per acquisito il fatto che l'Abitro in un GdR gioca anche
lui. Gloria lo ha ricordato all'inizio di questa discussione. Gioca in un
altro modo rispetto al PG. Ma GIOCA: interpreta, racconta, si diverte.

Quando all'inizio di Pathos scrivevo che "ognuno deve essere master di se
stesso", non e' propriamente a quanto stiamo discutendo che mi riferivo, ma
al fatto che ognuno avrebbe dovuto prendere delle decisioni per il suo
personaggio che di solito, in un GdR, vengono prese da un master: riusciro'
o meno a compiere questa azione? E' competente o no il mio personaggio in
questo ambito? C'e' nella sua biografia qualcosa che giustifichi questo
particolare modo di fare?
Senza contare poi l'assoluta autonomia che ciascuno ha nel gestire i propri
Punti Pathos.
Vorrei che fosse chiaro - mi sembra che questo non lo sia a sufficienza -
che la fiducia che gli Arbitri chiedono ai giocatori e' reciproca. Mettere
in dubbio l'imparzialita' degli Arbitri significa far crollare tutto il
meccanismo sul quale si basa il regolamento di Pathos.

Ma le cose non stanno cosi'.
Non stanno cosi' perche' nessuno mette in dubbio l'imparzialita' dei
Giocatori-Arbitri.
Nessuno mette in dubbio la correttezza dei Giocatori-Personaggi.

Il problema e' che in un sistema complesso come questo si commettono degli
errori.
L'errore compiuto da un Arbitro ad un tavolo da gioco e' recuperabile
dall'Arbitro stesso senza nemmeno farsene accorgere dai giocatori. Oppure
viene recuperato subito con una negoziazione narrativa con gli altri
giocatori.
 
Invece in sistema caotico e complesso come questo gli errori in R3 si
accumulano e si riverberano di giorno in giorno fino a diventare un nodo
inestricabile e che, purtroppo, si intreccia con i rapporti interpersonali
in R1, creando una miscela esplosiva.

E' a questo che dobbiamo porre riparo.

Il fatto che gli Arbirtri giochino o meno, non e' una peculiarita' di Pathos.
Anch'io lo credevo, ma ora mi sto rendendo conto sempre di piu' che questo
e' un aspetto marginale.
Io non ho mai "giocato veramente" i mie personaggi in Pathos. Ho sempre
giocato come PNG.
Noi Eterni abbiamo "provato" a giocare, ma poi non lo abbiamo mai fatto.
Ci siamo resi conto subito che era impossibile.
Noi siamo al corrente di troppe cose in R1 che sono dietro le vostre trame
per "giocare" con esse.
Ma questo lo abbiamo sempre saputo.

Il punto e' un altro.
Il punto e' che oggi, con gli sviluppi complessi che la storia ha avuto,
anche grazie ai vostri interventi, noi non siamo piu' in grado di
intervenire come Arbitri della storia.
In Pathos, fino ad ora, la centralizzazione del mainstream decisa a
Firenze, durante la Prima PathosCon (chi c'era se ne ricordera') ha
funzionato. Ora e' entrata in crisi.
Il fatto e' che e' sempre piu' difficile distinguere cio' che e'
mainstream da cio' che non lo e'.
Diverse quest iniziate come "secondarie" sono di fatto diventate
"maistream" per le loro conseguenze e per i temi sollevati (un esempio per
tutti: "L'Artiglio di Satana").
E la quest della Immomachine? E' una quest secondaria?
E il Limite Inverso?
E' una tema secondario?
Non e' nemmeno una quest. E' un tema totalmente politico ed investe il
Mainstream.

Quando scrivo "ora e' entrata in crisi", intendo dire che e' entrata in
crisi ben prima, solo che non ce ne siamo resi conto in tempo. Oppure
abbiamo pensato (io per primo) che fosse possibile tirare avanti cosi' fino
alla fine della prima fase di Pathos.

Bene. Questa, per me, e' la DIAGNOSI. A prescindere dai problemi
interpersonali che non intendo nascondere, ma che sono al di fuori delle
nostre possibilita' di soluzione (visto che NESSUNO che io sappia ha
abusato del suo "potere" per interesse personale).

Quali possono essere le soluzioni?

Per quanto attiene all'alternativa "Arbitri o Giocatori", la soluzione per
me e' l'allargamento del gruppo degli Arbitri di Mainstream. E con questo
non intendo assolutamente mettere dei vincoli relativi alla distinzione in
R3 tra Note e Alterazioni. Questo e' un problema che e' stato superato gia'
nella Scuola Quadri di Gubbio.

Quello che mi interessa e' verificare la possibilita' di "distribuire" il
controllo del mainstream su un piu' largo gruppo di giocatori, in modo da
avere un migliore distribuzione delle competenze.
E' naturale che l'Arbitro-Mainstream dovra' conoscere TUTTO quello che
bolle nella pentola e - da qui alla fine di Pathos 1 - dovra' rinunciare a
giocare come ha fatto finora, ma non e' detto che il suo divertimento sia
minore.

Quello che gli si chiede, in ogni caso, e' una certa continuita' nei
prossimi mesi.

Buona vita

Luca

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Luca Giuliano - oberon@mclink.it
"Pathos" - Associazione italiana di letteratura interattiva
http://www.pathos.it/
"Teatro della Mente" la Home Page dei
Giochi di interpretazione e di narrazione
http://www.mclink.it/com/agonistika/giochidiruolo/home.htm
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