Nemus -- Re: R: [pathosNET] Odg2: Arbitri o giocatori?

Date: 2000/05/18 15.28
From: Nemus <nemus@tiscalinet.it>
To: PathosNET@pathos.it



simone biagini wrote:
>
(snip)

> Così come sono stati giocati mi sono sembrati dei PG, più che delle divinità
> lontane.
> Padre Navarra ad esempio è un vero e proprio personaggio (con trame ed
> intrighi, vista la posizione che ricopre), molto diverso da Elio G. e Lord F
> che sono sempre stati poco più che una casella di posta elettronica.
> E' lo stesso problema dell'eterno che scrive in Pathos-Net, uccide il gioco.
> Nessuno ha intenzione di andare contro la volontà di un eterno, se Psiche
> dice "Mi piace quel che dice mostro, parliamone" i PG avranno reazioni
> differenti da quelle che avrebbero avuto normalmente.
>
> Secondo me gli arbitri dovrebbero intervenire con il gioco come ha fatto
> Luca con Ugo de Pagani, un tizio che potrebbe essere un'alterazione, che
> parla ogni tanto e che normalmente dice cose sensate.
>
> Questo è il massimo di "gioco" di un arbitro/eterno. Nulla vieta poi al
> master di creare un PNG per esigenza di trama e "giocarlo", l'importante è
> che tramite quello non venga influenzato il gioco.
>

Non posso che essere d'accordo.
E non solo in Pathos: credo che ci sia poco più odioso di un PG/PNG, è
inevitabile che, alla lunga, le due cose tendano a toccarsi.
Personalmente ho avuto orripilanti esperienze a riguardo.
Credo anch'io che gli Eterni dovrebbero ed anzi avrebbero dovuto da
tempo mantenersi distanti, in qualche modo alieni dalle vicende umane.
La loro identità è teoricamente diversa da quella degli umani ma un
continuo contatto li svilisce.
--
Vincenzo
  
L'amore non è solo passione. E' rispetto, fiducia, accettazione,
desiderio di cambiare senza esserne costretti.
L'amore non è la ricerca della sicurezza nelle braccia dell'altro. E' il
piangere per la sofferenza altrui e la comprensione di quella sofferenza
come propria. Chi fugge senza combattere non merita l'amore e non
possiederà mai quello vero. Chi non può che soggiogare o essere
soggiogato non comprenderà mai la purezza del vero amore.
Chi combatte sino all'ultimo, sacrificandosi, potrà perdere l'altro ma
non l'amore che alberga nel proprio cuore, il tesoro di ciò che la
propria anima può dare.



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