tommyguzzo -- [pathosNET] LA DROGA E L'ESPERIENZE.

Date: 2000/05/17 14.57
From: "tommyguzzo" <tommyguzzo@tin.it>
To: "ML PATHOS" <PathosNET@pathos.it>


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Questa la dedico a chi non crede
che un esperienza cambi una persona,
a chi non ha fiducia, ha chi vorrebbe averla.
Ha chi la leggerà con un sorriso pesante sul volto,
a chi la getterà senza esitare,
a tutti questi io dedico "il Mare."

non ho cambiato nulla di quello che ho scritto;
17 anni erano pochi e leggeri,
ma erano anche veri e sinceri.
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18/07/1995
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Il MARE

Sarà mai possibile scordare il Mare?
Dopo aver udito il suo rumore ed averlo confuso con un sospiro...
Dopo aver bevuto dai suoi flutti ed essermi accorto di quanto è salato.
Potrò mai cancellare la sua importanza?

Ricordi...

Un giorno dove la sfera di fuoco ti uccide, caldo sfiancante.
Profumo di porto.

Le reti dei pescatori, il pesce fresco nelle casse agonizza ancora per poco;
un po´ come me...Agonizzo e non mi chiedo il motivo.

I vecchi con ampi maglioni fumano tabacco e bevono vino.
Bambini che giocano Ed io che cammino.

Il porticciolo, il piccolo molo.
Mi arrestai un momento e finalmente lo vidi.
Vidi la moltitudine di riflessi che emetteva sotto la sfera di fuoco.
Che prima odiavo…E in quel momento adoravo.

Lo ammirai in tutto il suo splendore.

...Il Mare...

Chiusi gli occhi, alzai le braccia e respirai il suo mistero.
Il vento mi arricciava i capelli sul volto,
lontano suoni intrecciati di barche e gabbiani..

Provai ad entrarci per rinfrescarmi...
Ed il mare acconsentì.
Immersi la testa sotto il suo celeste manto...
Ed egli mi svelò parte dei suoi segreti.
Giocammo con le onde arricciate e con i cavalloni facemmo una gara...
Quanto abbiamo riso...Io ed il mare.

Forte e velenoso il profumo del sale,
ma vedevo solo un enorme Lago.
Bevvi dal suo ventre e mi bruciai la gola.

Adesso sono qui, come allora, sul porto.

Lo rivedo, stupendo nei suoi riflessi, il profumo.

Vedo Gabbiani lordati di petrolio, con voci stridule,
posarsi sulle onde con le quali giocammo.
Richiudo gli occhi..
La salsedine come un richiamo inebria le narici,
bagna il mio viso mentre il vento sussurra...

Ma apro gli occhi.

Un Gabbiano vola via bagnato e macchiato
per cedere il posto ad un altro pennuto.
Un vecchio Gabbiano non vola più ormai cullato
dal suo malefico movimento.
...Il mio corpo...
Così diverso da un Gabbiano..
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E penso alla sete che non potrò mai placare bevendo dal mare.
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Richiudo gli occhi, troppi tristi ricordi.
Una Gemma di male,
un diamante corroso il mio Cuore che muore.

Una goccia salata, una piuma di un angelo,
mi accarezza la guancia.
Corre veloce sul mio profilo
addormentata riposa stremata sul labbro ferito.
Il sapore di allora, forse peggiore.

Ho bevuto dal mare o assaggiato una lacrima?
Non ci penso due volte.
Il dolore mi assale, di scatto volto le spalle al sapore mare.
Correndo, fuggendo, come posso scordarlo?
Non posso saperlo, l'importante è fuggire.

Ma mi volto di scatto, lo vedo lontano,
l'ultimo respiro intrecciato col suo..
Una parola, un eco, tra lo stridir dei gabbiani.

Un addio al mio mare; spero lo abbia sentito.

Tommy




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