Luca C. Giuliano -- [pathosNET] Fondazione e OdG

Date: 2000/05/13 16.14
From: "Luca C. Giuliano" <mc3133@mclink.it>
To: PathosNET@pathos.it


Fondazione e OdG

NON FATE REPLY A QUESTO MESSAGGIO.
PRIMA LEGGETE IL MESSAGGIO: "Procedura di discussione"
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Carissimi soci di Pathos - Associazione di Letteratura Interattiva,

come tutte le comunita', anche PATHOS ha il suo atto costitutivo. Non mi
riferisco all'atto costitutivo burocratico, ma al documento che tutti i
giocatori sono tenuti a leggere e a conoscere prima di entrare in PATHOS.
Va da se' che entrare nell'associazione significa condividerne i principi.

Il senso di questa discussione pubblica e' anche quello di procedere ad una
verifica sulla condivisione dei principi in R1, prima di passare ad una
discussione sugli aspetti organizzativi e poi, se sara' il caso, alle
questioni di ambientazione e della sua coerenza.

Pertanto vi ricordo alcune frasi contenute nel documento N. 1 di PATHOS dal
titolo "Il Progetto". Vorrei che fosse chiaro a tutti che il documento n.1
(pathos1.htm) e' prioritario rispetto al documento n. 2 "Il Risveglio"
(pathos2.htm).
Questa priorita' e' stata stabilita nel settembre del 1997, non da oggi.

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PATHOS - Il Progetto

PATHOS è un gioco di ruolo dal vivo che nasce come esperimento di
"creazione collettiva permanente". I giocatori, partecipando a PATHOS,
danno vita a un mondo narrativo unico e originale, all'interno del quale
possono scegliere varie modalità di partecipazione (...): dall'interazione
faccia-a-faccia, alla E-mail, dal telefono alla lettera postale.
Entrando nel progetto PATHOS, tutti però potranno contribuire alla sua
linea creativa.
PATHOS non è la creazione di un autore, o di un gruppo, ma è la creazione
collettiva di tutti coloro che vorranno partecipare. E' per questo motivo
che PATHOS è un gioco di ruolo ma anche un esperimento di letteratura
interattiva.(...)
(...)
PATHOS è un progetto ambizioso. E' un GdR dal vivo senza "master", nel
quale tutti possono essere master di se stessi. E' evidente che in alcuni
casi serve un regolamento per risolvere alcune azioni che non possono
essere compiute nella realtà. Ma ciò che viene fatto in PATHOS in gran
parte non richiede "simulazione", richiede solo "finzione": la finzione di
essere membri di una organizzazione esoterica neo-pagana e neoplatonica,
impegnata nel favorire il ritorno del politeismo.
(...)
PATHOS è anche un grande specchio del sottile confine che oggi separa il
mondo della fiction da quello reale. PATHOS è uno strumento critico per
riflettere su questo problema.
(...)
Comunque, per evitare equivoci, chiameremo convenzionalmente (senza
inoltrarci, per ora, in dotte
disquisizioni filosofiche):
REALTÀ 1, la "realtà percettiva", in genere abbastanza condivisa da tutti
noi esseri umani (il fuoco che brucia).
REALTÀ 2, la "realtà soggettiva", le esperienze soggettive: dall'antipatia
verso qualcuno fino al sogno.
REALTÀ 3, la "realtà simulata" di PATHOS.
Tenere ben distinte queste tre REALTÀ , non solo è un indicatore di
equilibrio mentale, ma è essenziale per poter giocare.
(...)
Imparare a conoscere l'organizzazione di PATHOS, i suoi presupposti, il
suo background, i suoi membri, gli scritti che
l'organizzazione diffonde come "interpretazione del Mondo" , sono tutte
cose che fanno parte del gioco di PATHOS.
(...)
Tutti coloro che entrano in PATHOS possono contribuire a dare suggerimenti
e a raffinare il regolamento.
(...)
Il giocatore ideale di PATHOS è un giocatore maturo (non nel senso
dell'età, ovviamente) che ama il gioco di finzione e di interpretazione. E'
un giocatore cui piace l'intrigo piuttosto che il momento dello scontro
simulato, anche se prima o poi anche l'azione deve avere la sua parte.
PATHOS è un motore che andrà nella direzione in cui vorranno farlo andare
i giocatori, anche se, necessariamente avrà una guida che, specialmente in
un primo tempo, è quella del gruppo iniziale degli Eterni.

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Sulla base di quanto scritto sopra, questa e' la prima parte dell'OdG di
questa AVP (Assemblea Virtuale Permanente).

1) PATHOS deve continuare ad essere un gioco sperimentale e, per forza di
cose, sul confine di diversi modelli (GdR, scrittura collettiva, Play By
E-Mail, GdR dal vivo, ecc.) oppure deve diventare un vero e proprio GdR in
E-mail con strutture chiare e predefinite? Le conseguenze di questa scelta
 portano anche nella direzione dell'intrattenimento amatoriale, cui si
partecipa volontariamente e per il piacere di farlo, oppure
dell'intrattenimento "professionale". Collegato a questo punto e' anche
l'altro: E' proprio necessario che Pathos venga vissuto come esperienza e
come "laboratorio"? Non potrebbe essere "giocato" e basta?

2) Nel "Progetto" si dice che PATHOS e' "un GdR dal vivo senza master". E'
ancora vero questo? E poi: e' davvero possibile? Dopo tre anni di gioco
siamo in grado di affermare che questo modo di giocare funziona? Master non
sempre significa "Arbitro". Ma allora dobbiamo precisare quali sono le
funzioni degli Arbitri e separare il loro ruolo da quello dei giocatori?

3) Il ruolo dell'Arbitro (Arbitro -Tecnico) deve essere vincolato
esclusivamente all'applicazione delle regole (conosciute da tutti e scritte
nel regolamento), oppure l'Arbitro (Arbitro-Ambiente) deve avere anche una
funzione piu' creativa, cioe' rappresentare in R3 l'ignoranza del
personaggio sulle regole di funzionamento dell'universo narrativo? In altre
parole, l'Abitro si puo' inventare delle regole (legittime purche'
equilibrate e all'interno del "metodo" stabilito dal regolamento) ma
ignote per il giocatore, oppure deve portare a conoscenza del giocatore
tutte le regole che sta utilizzando?

4) L'organizzazione attuale in R1 del gioco e' sufficiente per far fronte
alla crescita dei giocatori? Quali possono essere le soluzioni? E'
necessario verificare a breve termine la disponibilita' ad assumersi oneri
organizzativi? Chi non puo' assumersi questo onere, deve far posto ad
altri? E' proprio necessario che la figura degli organizzatori coincida con
quella degli Eterni? La figura dell'Archivista deve essere potenziata?

5) Netiquette. Abbiamo visto che piu' volte le regole di Netiquette sono
state violate. Anche le piu' elementari. Gli organizzatori e i moderatori
di lista devono essere piu' rigidi nella applicazione di queste regole?
Anche se questo comporta l'esclusione di diversi giocatori, devono
procedere con piu' determinazione alla espulsione dalle ML di coloro che
violano le regole di Netiquette?

6) Nel "Progetto" la distinzione tra R1 ed R3 e' netta e radicale. Si
chiede ai giocatori di distinguere, sebbene poi il gioco utilizzi
l'ambiguita' per riflettere sulla difficolta' che abbiamo spesso di tenere
separata la fiction dalla Real Life. Vogliamo tenere separata la R1 dalla
R3, ma poi ci divertiamo quasi tutti un mondo quando c'e' qualcosa che ci
fa vedere, scherzosamente, che il mito di Pathos in R3 permette di
"leggere" la R1. E' essenziale questo per PATHOS? Questo modo di inventare
storie deve essere abbandonato verso qualcosa di piu' semplice e meno
compromettente? Oppure: deve essere potenziato e, qualora possa risultare
"disturbante" poco male: questa e' la sua originalita'?

7) Il "gioco politico" in R3 a lungo andare guasta i rapporti in R1, per
molte ragioni. O perche' il gioco viene usato per punire in R3 un giocatore
che ci e' antipatico in R1. Oppure perche' il conflitto in R3 e'
impossibile o fastidioso con amici con cui condividiamo la pizza e le
vacanze. Ecco allora che "facciamo del male" in R3 solo a coloro che non
conosciamo davvero in R1. Questo vale anche per gli Arbitri o solo per i
giocatori? Se e' cosi', non sarebbe meglio lasciar perdere il "gioco
politico" e mettere tutto il Pathos contro i Nemici Kattivi e buona notte?

Mi fermo qui.
Sia perche' mi va di rispettare la Mistica del Sette, sia perche' i
problemi sono gia' tanti e risolvere questi ne risolverebbe molti altri.

Comunque gli altri punti indicati da voi sono:
- I giocatori Nota che sono troppo assenti.
- Il coordinamento dei master e degli Arbirtri.
- Le regole di consultazione e di contestazione delle decisioni arbitrali.
- La funzione della Pathos-tech
- La disponibilita' del Narratore a condividere la sua trama con altri e
anche a farsela distruggere.
- Intoppo tecnico e narrativo dovuto alla rigidita' in R3 della gerarchia
Eterni-Note-Alterazioni e quindi al senso di frustrazione che alcuni
giocatori piu' anziani ne ricevono.
- Revisione di alcune parti del regolamento, specialmente della parte che
riguarda i nuovi giocatori.

Anche questa seconda parte dell'OdG e' di sette punti, cosi' sono piu'
tranquillo. ;-)

Bene.
Per ora questo e' tutto.
Leggete prima il messaggio "Procedura di discussione", poi si inizia con il
punto 1: "Amatori o Prefessionisti?".

Buona vita.

Il presidente


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Luca Giuliano - oberon@mclink.it
"Pathos" - Associazione italiana di letteratura interattiva
http://www.pathos.it/
"Teatro della Mente" la Home Page dei
Giochi di interpretazione e di narrazione
http://www.mclink.it/com/agonistika/giochidiruolo/home.htm
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