andrea -- Re: [pathosNET] PBEM

Date: 2000/05/13 13.30
From: andrea <acampis@tin.it>
To: PathosNET@pathos.it


> >e se qualcuno mi spiega in cosa Pathos è diverso da un PBEM (a parte le
> >somiglianza apparente tra le persone R1 e R3) mi auta a capire
>
> ecco come l'ho capita io.
>
> 1) e' un live permanente.

No, mi spiace, tutto meno che un live, a meno che uno non abiti nel centro
Italia e abbia modo di spostarsi facilmente.

ergo le email sono solo strumenti di contatto ma sono prescindibili.

> servono per le descrizioni, ma soprattutto per interpretare erre 3.
>

No, ho giocato intere "quest" vie e-mail, se qualcuno non avesse avuto il pc,
non vi avrebbe potuto partecipare

> 2) e' una narrazione collettiva.
> per me si tratta piu' di porre le basi per racconti e ambientazione tutti
> assieme.
> se trovo spunto in una quest, taglio e copio e intergro e tie' la teofania.
>

Queto lo si può fare anche con bravi giocatori in un altro pbem

> 3) e' poco gdr.
> integra interpretazione (teatro) e scrittura, sfruttando il mito come luogo
> della catarsi culturale.
>

Azz, questa si che è una differenza
peccato io non abbia capito che era poco GDR e che non me l'abbia spiegato
nessuno prima.
eppure ero convinto che lo fosse.

> 4) a parte la storia passata e i paletti fissati dagli arbitri, tutto il
> resto che sia coerente e' lasciato in mano ai giocatori, che dovrebbero
> essere artefici dell'ambientazione (ma alcuni dicono che questa e' restata
> utopia)

ma questo non è contrario al GDR, (magari all'ADnD si, ma non al GDr in genere)

> 5) e' un lavoro di gruppo in cui lo scopo non e' vincere ma tirare fuori
> delle cose interessanti dal punto di vista narrativo.
> per cui il grd rispetto a creare trame interessanti e' secondario (per me)
>

Il GDR E' creare trame interessanti

6) e' un gioco ibrido in cui teoricamente non ci sarebbero differenze fra

> master e giocatori, non esisterebbe la distinzione e chiunque puo' condurre
> gli altri per farli divertire.
>

? Il master è quello che sa cosa c'è dietro l'angolo buio
Se io so io che non c'è niente finisce il gioco, e diventa il gioco
dell'aggiungere una frase alla fiaba.

>
> 7) e' un esperimento di comunita' virtuale, che puo' essere utile per
> analizzare i comportamenti di socializzazione all'interno di un gruppo e il
> sedimentarsi di ruoli e maccaniche interpersonali.
> in questo e' interessante sia l'osservazione delle meccaniche erre 1 sia
> quella delle proiezioni erre tre, che hanno "ruoli" piu' definiti (dai link)
> e che danno un'idea di come vengono manipolati gli artefatti cognitivi
> necessari alla risoluzione dei problemi e delle dinamiche relazionali.
>

Ma questo lo leggo per la prima volta.

Andrea




Back to Index ...