Digio -- R: [pathosNET] Programma 2000

Date: 2000/03/09 20.44
From: "Digio" <digio@ats.it>
To: <PathosNET@pathos.it>


----- Original Message -----
From: Maya <maya@gdr.net>
To: <PathosNET@pathos.it>

> Sono Maya, Enigma di Discordia, custode designata della Lancia di Longino.

Designata da chi? Voglio una tua risposta, Sorella. L'autodesignazione non
mi piace.

> Sono qui a chiedere alla Melodia detta Programma 2000 di restituire la
> lancia proditoriamente sottratta da una delle appartenenti al Circolo del
> Cucito alle mani della sua custode.

Programma 2000 ti risponderà SOLO per bocca del suo Segretario, per cui
prendi le mie parole come mie sole, Maya.

> In caso contrario mi vedrò costretta a richiedere il Giudizio degli Etreni
> a dimostrazione della giustezza della mia richiesta.
> Deifobe, Discordia di Enigma, verrà sfidata a duello dalla sua gemella e
il
> risultato ricadrà sulle vostre spalle.

Sciocca! L'energia Empathica che andrebbe sprecata in un simile duello
sarebbe l'Energia di tutto il Pathos. Pressochè tutti interverrebbero. Sai
bene che l'argomento Seme è il più importante per tutti e che la quantità di
Energia che sarebbe impiegata in un simile duello sarebbe esorbitante, tanto
da lasciarci prosciugati.
Sei dunque folle?
Vuole dunque Enigma che l'Armageddon abbia inizio? Non credo.
O lo vuoi piuttosto tu dall'alta vetta della tua presunzione.
Sciocca, stolta, Maya.
Stai rischiando tutti noi per il tuo orgoglio.

> Nel malaugurato caso debba soccombere al Duello prenderò atto del Giudizio
> degli Eterni e mi piegherò al Loro volere lasciando che la lancia venga
> custodita dalla nuova melodia.
> In ogni caso chiedo di vedere la Lancia per accertarmi della sua sicurezza
> ed integrità.
> Ovviamente alle condizioni che vorrete porre.

Ammesso e non concesso che Programma 2000 accetti la tua richiesta di vedere
la Lancia, ti basterebbe per ritirare la tua insensata sfida?
Ti ripeto. Questa è una domanda che Gilgamesh ti porge e non come
Programmatico, nè come Prima Nota di Desiderio, ma solo come se stesso.

Leonardo Di Giovanni


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