Maya --

Date: 2000/03/06 23.30
From: Maya <maya@gdr.net>
To: PathosNET@pathos.it


Fratelli e alterazioni tutte, Maya pensava, e già questo è notevole.
Pensava alla vittoria, alla sconfitta e all'empasse.
Che vittoria è quella che ha scadenza?
Che sconfitta è quella che non dura?
Mostro è morto. Non è compito mio dire se in ciò sia stato sconfitto.
No, perché quella che ha subito non si può dire una sconfitta, come del
resto non si può dire che il risultato delle nostre azioni sia stata una
vera vittoria.
Il tempo rende relativa ogni vittoria se le esistenze tornano ciclicamente.
Avevamo la soluzione, la Madre ce l'aveva data, pulita, giusta e duratura.
Almeno quanto una vita, una giovane vita che avrebbe continuato a sognare.
Questa la sua condanna e questa la sua sconfitta.
Invece qualcuno si è alzato e ha colpito.
Ha reso inutile il sangue e il sudore, i sogni infranti e le lacrime.
Una patta, questo abbiamo ottenuto nel momento del trionfo, la vittoria era
nostra, limpida ed onorevole anche per chi ne sarebbe uscito sconfitto.
Chi ha ucciso si è macchiato del sangue di un suo fratello, ma questo non
ci scandalizza più ormai, e a maggior sua infamia ha sottratto il lieto
fine a tutti quelli che avevano lottato per questo.
Merlino, è questo il nome, ha messo il suo volere avanti al suo dovere, il
suo onore avanti a quello del Pathos tutto.
Avvertito che il sangue di Raffaele sarebbe ricaduto su tutti noi ne ha
riso e ha voltato le spalle.
Non sono qui a piangere Mostro, che danni ne ha fatti e altri aveva in cuor
suo di farne, ma certamente piango Chimera e l'uomo Venosta.
Piango la leggerezza che per vendetta ha reso inutile tutta la guerra
finora combattuta.
Piango le prove che ci hanno bruciato le carni, Note e Alterazioni.
Piango perché tutto tornerà e di nuovo avremo i sogni folli, la Ragione
piegata alla Follia, e di nuovo la giustizia perirà all'orgoglio.

Maya che per adesso non si sente di nessuno.


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