Nemus -- Re: R: R: R: R: R: [pathosNET] Madri e Figli

Date: 2000/02/05 10.53
From: Nemus <nemus@tiscalinet.it>
To: PathosNET@pathos.it


Ho ascoltato senza parlare. Questo è il mio modo di vivere dunque
nessuno si offenda al mio silenzio che ora rompo per portare luce
laddove vedo supposizioni azzardate e spesso senza fondamenta se non
quelle
proprie parole.

Non sono uno schiavo.
Preferirei morire piuttosto che essere un cane legato e già questa
condizione in cui vivo non mi dà tutte le libertà a cui anelo ma il mio
scopo mi spinge a stringere i denti ed accettare questa condizione.
Aracne mi ha facilitato l'adattamento questa nuova condizione di
esistenza che
volentieri avrei evitato. Questo non è il mio mondo e questa non era la
mia guerra. Ho dato la mia alleanza ad Aracne. Non c'è altro da sapere o
da discutere.

Non adoro Idoli.
Non credo in nulla se non in me stesso, nelle mie parole e nelle mie
azioni. Tutto il resto dell'Universo per me è mutevole e cangiante.
Lo spirito umano è la cosa che per me più si avvicina ad un oggetto da
contemplare.

Si, so di essere un morto vivente, sebbene non nel senso che intendiate
voi. Lo sono da tanto tempo. Quasi non rimembro più i giorni in cui ero
vivo.
Non è il coraggio il mio nell'ammettere la mia condizione, è una
semplice, apatica, rilevazione dei fatti.
Coraggio sarebbe donare la mia vita sapendo di perdere qualcosa. Ma
sento che essa vale ben poco per me: non tanto poco da gettarla via, non
a sufficienza da conservarla con cura.
Fui il primo a propormi per il rito di esorcismo ed il primo a cadere.
Non fu un gesto di coraggio o fanatismo, due concetti che spesso si
oppongono, ma di disinteresse.

Non vedo poesia nell'atto di ricevere una pallottola nel cranio per
salvare Aracne, solo un buco in fronte, un cervello spappolato ed un pò
di sangue. Evitiamo di decantare il mio potenziale eroico gesto perchè
non vi è
nulla di glorioso in ciò. Se dovrò farlo lo farò perche devo e perchè
voglio. Non ci sono altre motivazioni.

A chi ha fatto sciocco spirito su di me come essere umano posso solo
dire questo:
L'uccello che vola alto nel cielo troppo a lungo tende a dimenticare che
ciò che vede sotto di lui non è piccolo ma solo lontano. Sorpresa sarà
per l'uccello quando toccato terra scoprirà che vi sono ancora cose che
lo possono toccare e ferire.
Non sottovalutate gli uomini, essi sono l'unico strumento che avete per
riflettere ciò che siete. Quando vi sarete allontanati dallo specchio
della vostra anima credendovi superiori alle cose terrene ed alla pietas
allora sarete maggiormente
vulnerabili.
Sarà allora che i vostri nemici attaccheranno.

Vincenzo Alessandro Strada
Protettore di Aracne e di chi combatte contro se stesso per gli altri


Back to Index ...