Ugo Dei Pagani -- Re: [pathosNET] La Legge degli Eterni

Date: 1999/12/09 14.55
From: "Ugo Dei Pagani" <u_dei_pagani@hotmail.com>
To: PathosNET@pathos.it


>From: iorif@tin.it

>Questo punto e' degno di dibattito.
>Non so se hai mai letto i primi due libri del ciclo di Hyperion, ma in
>essi,
>lo scrittore, per bocca di uno dei suoi personaggi meglio riusciti,
>ipotizza
>che in realta' sia stato Abramo a mettere alla prova il suop Dio,
>sostanzialmente pensando che gli avrebbe ubbidito perche' Egli era il suo
>Dio, ma che se Dio non avesse alla fine salvato Isacco, allora non sarebeb
>stato un dio degno di essere adorato.

Il tema e' interessante e merita davvero di essere approfondito.
Dan Simmons, in "Hyperion", fa dire a un certo punto del suo racconto a Sol
Weintraub (e' il padre della bambina): "Dopo cinquantadue anni di lavoro
sulla storia dei sistemi etici, Sol Weintraub era arrivato ad un'unica
incrollabile decisione: ogni rispetto per una divinità, un concetto o un
principio universale che poneva l'ubbidienza al di sopra del giusto
comportamento nei confronti di un essere umano innocente, era un male."

Pero', attenzione, Sol parla di "sacrificio di un essere umano innocente".

Il tema affrontato da Sol e' quello del Sacrificio di Isacco.

Il rabbino sostiene che Dio chiese ad Abramo una prova di ubbidienza, e
Abramo rispose alla chiamata. La religione ebraica (e anche quella
cristiana) sono basate sul concetto di "ubbidienza". Ecco, e' a questo
concetto che Sol (educato alla religione ebraica) si ribella. Non accetta
l'idea che una religione possa essere fondata sul sacrificio di un
innocente.

La stessa religione cristiana e' fondata sul sacrificio di Cristo,
crocefisso innocente per i peccati degli uomini.

Qui, nelle "Leggi del Limite" non si parla di sacrificio degli innocenti, ma
di rispetto. Di "timor di dio".
Senza "timor di dio" non c'e' alcun rapporto di tipo religioso.
Chi non crede, non ha timore di dio, e non teme di trovarsi la suo cospetto.
Chi sfida dio, e crede, e' consapevole di sfidare il suo Destino.
E libero di farlo.
Nessuno glielo puo' impedire.
Cosi' come Abramo era libero di non condurre Isacco al sacrificio.
Il dio dei cristiani e' un dio pietoso.
Forse anche alcuni dei del Pathos lo sono.
Io lo ignoro.
Pero', di una cosa sono convinto, ne' Destino ne' Distruzione conoscono la
pieta'.

Ugo

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