Mc9003 -- Re: [pathosNET] Anima e corpo.

Date: 1999/11/05 10.21
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Zietta/Padre/Madre mia amata
Tu Sei Eterna. Non immortale, Eterna. Il tuo tempo, ammesso che tu SIA in
un tempo e' diverso da quello di noi immortali e da quello dei mortali.
Nella mia vita sono "nata" molte volte in un corpo mortale e sempre ho
verificato una cosa: Gli anni dell'infanzia sono lunghissimi,
soggettivamente lunghissimi, perche' ogni giorno porta la scoperta di una
cosa nuova, di un'emozione nuova. Ogni tramonto e' uno spettacolo senza
precedenti e il fermarsi a contemplarlo una necessita' irrefrenabile. Ma
mano a mano che si cresce il tempo sembra accorciarsi, gli anni scorrono
piu' veloci, le cose sono gia' state viste, l'emozione della scoperta
diventa sempre piu' rara, il tramonto per essere osservato deve essere
spettacolare o deve essere stata presa la decisione cosciente di fermarsi
ad osservarlo, il suo accadere da solo non crea piu' la necessita' di
essere guardato.
Per sopportare il fardello dell'immortalita' occorre l'eterna giovinezza e
non parlo di quella del corpo, ma di quella della mente, quella che fa di
noi vostri figli dei bimbi in preda alle loro emozioni nude e non
particolarmente complesse.
Tu dici:
>>Da millenni ogni tramonto, centinello il mio Gewurztraminer, aspirando il
>>suo aroma, apprezzando i riflessi del tramonto che tingono di rosso il
>>nettare ambrato, facendo risvegliare le mie pupille dalle sue spezie e dal
>>suo miele.
Ma tu SEI per questo, la tua esistenza e il tuo essere sono strutturati per
essere cosi', capace di un continuo apprezzamento senpre nuovo e diverso
delle cose e delle emozioni che da esse scaturiscono.
L'uomo e' diverso. Non chiedermi di definire come perche' non ne sono
capace, tutto quello che posso dirti e' che la mia esperienza di millenni
di incarnazioni umane mi ha fatto capire che E' diverso.
Cresce e cambia.
Tu sei gia' talmente grande che non hai bisogno di crescere e cosi'
completa in te stessa che non hai la spinta a cambiare.
Noi cresciamo e cambiamo molto poco, "rubando" i nostri cambiamenti dalle
nostre umane incarnazioni.
Se gli togli la crescita e il cambiamento l'uomo continua ad esistere?
Dubbio






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