Silvia Brunati -- [pathosNET] Sulla IMMOmachine....(Lungo ma neanche tanto)

Date: 1999/11/01 14.34
From: Silvia Brunati <sbrunati@corelli.nexus.it>
To: PathosNET@pathos.it


R3-

IMMOmachine...Che brutto nome...perche' non la chiamiamo invece "The
Dreammaker"?

Cura le malattie no? Offre l'Immortalita' con la I maiuscola, allarga
all'infinito le possibilita' dell'Uomo.

E' grandioso! Perche' non rallegrarsene? Cosa sono tutti quei musi lunghi?
Quegli sguardi cupi?

Che mancanza di tatto far rivelare al dottore che lui e' attaccato a quel
progetto perche' potrebbe curarlo e che lui e' un uomo che soffre. Tutti
gli uomini soffrono.

Ha risposto nel modo giusto professore, lei non soffre, lei non ha bisogno
della pieta' di nessuno perche' sta' realizzando un Sogno e il Mostro e'
colui che gliene sta' dando la possibilita'...o meglio, lei sta' aiutando
il Mostro a realizzare il Suo Sogno.

Andiamo, che cosa ci importa! Siamo degli egoisti! Forse che Prometeo non
diede il fuoco agli Uomini contro la volonta' degli Dei? E chi erano questi
Dei se non noi stessi?
E forse l'Uomo e' peggiorato con la scoperta del fuoco? Se siamo qui ora e'
perche' non e' cosi' no?
O abbiamo altri scopi?

Siamo veramente crudeli a impedire all'Uomo di diventare Immortale, l'Uomo
e' abbastanza maturo per poter superare tutti i problemi che noi
presentiamo adesso loro come terribili e temibili.
Che cosa importa a noi delle conseguenze?
E' all'Uomo, perfettamente in grado di decidere ed affrontare ora una
decisione di questo genere, scegliere se divenire Immortale o meno.

Noi stessi, non diamo certo un esempio di integrita' morale e non abbiamo
nessun diritto di parlare, di sentenziare, di condannare.

Bene, dottore e caro Mostro, fate quello che volete...date all'Uomo tutto
cio', rendetelo Immortale, ma accettate anche le conseguenze di questo
gesto, guardate le cose sotto tutti gli aspetti, perche' diventare Dei fra
gli Uomini, non e' cosa facile e far scegliere gli Uomini razionalmente lo
e' ancor meno.

Lo dico perche' sono stata umana, lo dico perche' ho vissuto come umana, lo
dico perche' in quel tempo in cui ero addormentata ho provato cosa vuol
dire morire senza aspettarsi di risvegliarsi nuovamente e vedere il tuo
corpo invecchiare mentre la mente vi si oppone con tutte le forze. E ho
visto la malattia devastare il mio corpo, con il MED, non molto tempo fa e
ho pianto per la morte di chi era con me e mi stava accanto che non ho
potuto aiutare e salvare.

Non ci accusate di non capire, amici cari, non ci accusate di egoismo.
Perche' mille volte noi moriamo e rinasciamo e soffriamo e cadiamo. Ed ogni
volta e' sempre peggio, ogni volta e' dolore, ogni volta e' morte. E', alla
lunga, tutto cio' e' tristezza infinita e stanchezza infinita e ricerca di
qualcosa che ti renda la vita ancora piacevole.

Ma non c'e' scampo, fratelli, da tutto cio', non c'e' riposo, non c'e'
sollievo, non c'e' uscita...

Deifobe

Fine R3



Back to Index ...