Gianfranco -- R: R: R: [pathosNET] Pathos News: Dolore a Belgrado

Date: 1999/10/17 09.04
From: "Gianfranco" <gianfranco-felice@iol.it>
To: "PathosNET" <PathosNET@pathos.it>


-----Messaggio Originale-----
Da: Nella <nella.p@pronet.it>
A: <PathosNET@pathos.it>
Data invio: domenica 17 ottobre 1999 2.03
Oggetto: Re: R: R: [pathosNET] Pathos News: Dolore a Belgrado

> Io ho sentito la sofferenza di mio figlio.
> Lui e' riuscito a raggiungere la mia mente. Io so esattamente
> cosa ha provato quando, non morto e non vivo, implorava la fine
> del dolore, implorava una mano gentile che lo togliesse da quel
> limbo di sofferenza.
>
> E dopo tutto questo avremmo dovuto avere pietà di qualcuno la'
> dentro?
>
> Ma non farmi ridere.
>
> Chi osa toccare i miei figli deve pagare.
> Cento per uno.
> Questa e' la mia legge.
>
> Demetra, Melaina Mater.

Hai perfettamente ragione, qualunque madre avrebbe reagito in questo modo.

Comunque si poteva trovare una soluzione meno drastica.

Se ogni madre, a cui è stato sottratto un figlio violentemente, reagisse come te nel mondo ogni giorno ci sarebbero un'infinità di stragi. Naturalmente bisogna reagire, in alcuni casi anche con la violenza, ma è fondamentale che la ragione prevalga sui sentimenti. Questo è difficilissimo, in particolare per una madre che ama il proprio figlio, ma non impossibile.

Spero che in futuro in situazioni simili prevalga la RAGIONE.


Gianfranco Felice


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