Monica rewinski -- Re: [pathosNET] eqionozio d'autunno

Date: 1999/09/22 01.11
From: Monica rewinski <mf3232@mclink.it>
To: PathosNET@pathos.it



laura spinsanti ha scritto:

> R3Il luogo la mia villa sulla collina fiorentina. Il
> tempo la sera del 21 settembre a partire dalle ore 21. Chiunque
> voglia partecipare è benvenuto previa comunicazione privata.
>
> Sono le 21.00 in punto quando una piccola scatoletta bianca e nera che sembra uscita
> da un libro di Neville Brody di nome Smart dicono, parcheggia di fronte alla villa
> di Morgana.

Una portiera si apre.
Un paio di gambe nude escono dall'auto. Dopo pochi istanti tutta la figura di una
donna.
E' Monica Rewinsky.

Indossa un abito di stoffa opaca nera. Ultimo grido di Valentino.
Il fascino della moda ha sempre preso il sopravvento nel suo cuore.
L'abito sembra castigatissimo se non fosse per la lunga scollatura sul davanti che
finisce a punta appena sopra l'ombelico e per gli ampi spacchi laterali che tengono
unito il vestito grazie solo a piccoli intrecci di tessuto nero.
Apparentemente la donna sembra non indossare nulla sotto l'abito.
Una collana fatta in fili di nailon con al centro una piccola pietra di luna.
Orecchini e bracciale che intreccia buona parte del braccio fanno da parure.
Capelli corti pettinati alla selvaggia. Un trucco semplice che mette in risalto i suoi
occhi verdi. Labbra ben disegnate con un rossetto di colore rosso scuro.
Tra i capelli dei leggeri riflessi di colore blu che si intonano con lo smalto delle
mani e dei piedi.

Le scarpe della stessa stoffa del vestito con alti tacchi rettangolari e punta
quadrata le tiene tra le mani.
"Odio le scarpe!!! Le ho sempre odiate!! non sara' fine, ma credo che per stasera
resteranno nelle mie mani!" Dice imbronciata. Tra l'altro almeno sono in tono con la
scelta bizzarra delle tue dita e dei tuoi capelli!!!".

Dalla stessa auto scende un uomo. La guarda e sorride divertito scrollando un po' la
testa. Con molta calma chiude a chiave l'auto. Si avvicina a Monica e le porge il
braccio.

E' Andrea Pantarkos, il greco.
L'uomo indossa pantaloni di tessuto elastico blu notte e shirt leggera color ghiaccio.
Tiene il soprabito nero in braccio dando l'idea di volersene disfare al piu' presto
posandolo in un guardaroba.

Ogni dito delle sue mani è dipinto con un colore diverso: i mignoli sono uno bianco e
uno
nero, i pollici entrambi scarlatti, le altre dita compongono un curioso
arcobaleno.
Con la lacca si è fatto spuntare due ciuffi di capelli dai due lati della
testa e se li è colorati di rosso, tanto che sembrano due piccole corna di
demone.

Ancora parlottando scambiandosi sorrisini e battutine i due si dirigono verso
l'entrata della villa.


Andrea & Monica

fine R3







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