BraveHeart -- [pathosNET] Russia: "La Cosa".

Date: 1999/07/04 19.31
From: BraveHeart <gecoluc@tin.it>
To: PathosNET@pathos.it


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-"La scienza, senza la coscienza,
  è solamente la rovina dell'anima....."
                                   Francois Rabelais

-"Più aumenta la mia conoscenza,
  più ne aumenta il mio dolore....."
                                   dalla Bibbia
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Mando questo messaggio in lista.
In attach ci sono due file zippati [R1: solo in r3!] che contengono tutti i
file e i documenti su questa storia, comprese tutti gli studi di una certa
rilevanza fatti sinora in vari laboratori del mondo, e da me e i miei
collaboratori. Uno contiene tutto il materiale ufficilale, mentre
nell'altro c'è una cartella, "secret", nella quale c'è tutto il materiale
non ufficiale e scottante. La password per accedere a questo file .zip è
"Dott.Mengele".
[R1: Omaggio per la mia nota!].
Trasferite questi file su un dischetto, e conservatene una copia. Se
pensate che questo materiale possa finire in mani sbagliate, cancellate
questi file dal vostro hard disk.

Veniamo ai fatti: io (Gennaro Sorgente) e Stefano Spock (Raistlin) abbiamo
cominciato ad interessarci di quei fatti sulla base russa in antartide. In
particolare di quella 'cosa' che uccise Stefano Costantini. In rete abbiamo
trovato un po' di materiale interessante:

>- Rapporti del gennaio 1999 riguardanti Penelope Antisi e Stefano
>Costantini tenuti in una base in Siberia (indicata da un codice).
>
>Il primo rapporto, datato 23 gennaio 1999 e' di un medico che aveva in
>cura Penelope e Stefano Costantini: il medico si dice stupito dal fatto
che >Penelope Antisi mostri di non aver affatto risentito degli effetti del
contatto >con l'entita'. E' in attesa dei risultati delle analisi.
>
>Il secondo rapporto, 25 gennaio 1999, riguarda le analisi. Il medico spiega
>che la resistenza della Antisi e' dovuta al fatto che la donna sembra
>"immunizzata" contro l'entita'. Il medico raccomanda di trattenerla il piu'
>possibile e di ricorrere ad altri "mezzi" per scoprire qualcosa di piu' su
>di lei.
>
>Il terzo rapporto, 27 gennaio 1999, riporta la morte di Stefano Costantini.
>Il medico si dice dispiaciuto, ma sostiene che la scomparsa dell'uomo non
>e' importante dal momento che non aveva le stesse "caratteristiche" di
>Penelope Antisi. Riferisce inoltre che la donna resiste alle droghe e
>raccomanda di ripensare sulla decisione di lasciarla libera.
>
>Il quarto rapporto, 29 gennaio 1999, e' ancora un rapporto riguardante
>ulteriori esami fatti alla donna, il dottore afferma di aver inviato i
>campioni di sangue al sito e protesta di nuovo fermamente contro questa
>volonta' di far tornare Penelope Antisi in Italia. Sostiene che le future
>ricerche sarebbero andate sicuramente piu' spedite con la presenza della
>donna e che non ritiene che sara' mai possibile prelevarla in un futuro
>senza incorrere in rischi pesanti. Vi sono altri problemi cui pensare che
>rapire persone.

Questo e' quanto Raistlin ha trovato in una cartellina nascosta sotto il
nome 'ricerche/documenti/rapporti/Meyer1.txt' (il numero va da 1 a 4).
Non è tutto. Sotto ricerche vi era solo un'altra cartella: 'Dati Clinici'.
Si trattava di una decina di resoconti ciascuno identificato da un codice,
che riferiscono di dati di analisi riguardo a determinati "soggetti"
identificati con codici. Non c'e' alcun apparente collegamento fra la
cartella "Rapporti" e questa. Ecco i rapporti:

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Soggetto Iv1, Data Esposizione: 15/03/1999, Ora: 07,30
Nessuna analisi effettuata sul soggetto, pura osservazione.
Nutrimento: cibo normale, nessuna medicina.
Iv1: Maschio, 25 anni, bianco, in perfetta salute. [Seguono indicazioni su
pressione sanguigna, febbre, malattie avute, stato dei denti, analisi del
sangue (con relative informazioni su tiroide, fegato, reni, ecc.), lastre
di tutto il corpo, elettrocardiogramma.
Esposizione: semplice contatto.
Periodi di Osservazione: Prima mezz'ora, rilevazioni ogni cinque minuti;
seconda mezz'ora ogni dieci. Poi ogni ora.
Primo Giorno:
7,35 - Dopo cinque minuti dall'esposizione Iv1 ha cominciato a
grattarsi come se provasse prurito.
7,40 - Sono apparse macchie rosse sulla sua pelle, ha smesso di
grattarsi quando dai graffi e' uscito sangue.
7,45 - Nulla di cambiato. Iv1 ha mangiato qualcosa, poi si e' messo a
dormire.
7,50 - Iv1 dorme ancora,9 nessun segno visibile.
7,55 - Nessun dato rilevabile.
8,00 - Si passa a intervalli di dieci minuti. Ancora nessun segno.
8,10 - Sulla schiena tre escrescenze rossastre. Iv1 dorme.
8,20 - Le escrescenze sono diventate quattro. Nessun cambiamento.
8,30 - Iv1 si e' alzato, ha chiesto acqua. Dopo aver bevuto e' tornato a
dormire. Da questo momento si passa a rilevazioni di ora in ora.
9,30 - Le macchie sulla schiena sono scomparse. Nessun segno evidente.
10,30 - Iv1 urla da circa mezz'ora. Gli arti sono pieni di escrescenze,
si gratta a sangue.
11,30 - Escrescenze su viso, petto e schiena. Iv1 piange e cammina
nervosamente avanti e indietro.
12,30 - Il soggetto non ha mangiato. Volto, gli arti sono gonfi, il
fiato pesante.
13,30 - Iv1 non si muove piu'. E' disteso in posizione supina, il volto non
e' quasi piu' riconoscibile.
14,30 - Gli arti si sono fusi, il corpo si e' gonfiato, la testa e' parte
integrante del resto, gli occhi sono l'unica cosa che si distingue ancora
nettamente.
15,30 - Iv1 si sposta avanti e indietro nella cella, si distinguono a mala
pena le dita delle mani e dei piedi.
15,35 - Decesso di Iv1.

Questo e' il primo rapporto, seguono altri dieci, soggetti indicati con
Iv2...Iv10 (l'ultimo risale al 01/04/1999) - cambiano, di volta in volta,
sesso, eta', salute dei soggetti.

Gli altri esperimenti (Iv2-Iv5) sono piu' accurati: dai soggetti sono stati
prelevati campioni di sangue di cui sono riportate le analisi (singolare
trasformazione dei globuli rossi e bianchi in qualcos'altro che si sta
ancora studiando); la pelle perde consistenza divenendo semi-liquida;
assenza di ossa, quelli che sembrano restare sempre visibili parzialmente
sono sempre i volti.
Iv6 - L'esposizione avviene per iniezione. La trasformazione e' piu'
rapida, circa un'ora. Il soggetto e' piu' incontrollabile - viene abbattuto.
Iv7 - Stessa esposizione, si prova un antidoto. Il tentativo non riesce -
viene abbattuto anche lui.
Iv8 - Stessa esposizione, l'antidoto viene somministrato dopo la prima
mezz'ora. I risultati ancora non si vedono. Nell'operazione viene ferito un
infermiere che diviene Iv8-bis.
Iv8-bis - L'antidoto gli viene somministrato immediatamente. Il soggetto
cade in coma irreversibile, parzialmente mutato.
Iv9 - Stessa procedura, senza antidoto.
Iv10 - Viene introdotto nella stessa stanza di Iv9 e viene ucciso da
questo. L'operazione e' in realta' molto rapida, il resoconto, nonostante
il tono
formale in cui e' scritto, e' impressionante.
Iv9 ha raggiunto Iv10 abbastanza in fretta e l'ha ucciso brutalmente. Il
rapporto sostiene che stanno ancora studiando le riprese per capire come la
cosa avvenga. In esso si riferisce che Iv9 e' stato in pochi minuti addosso
a Iv10 e ha cominciato ad aprirlo in due, a cominciare dal petto, fino a
quando il corpo non e' stato ridotto a brandelli, con parti sparse in tutta
la stanza. La cosa singolare e' stata che dopo Iv9 presentava una strana
caratteristica, come se, ma su questo gli osservatori affermano che non
possono essere sicuri, sul suo corpo si distinguessero a quel punto due volti.
Iv10 viene ucciso con difficolta', si raccomanda lo spostamento degli
esperimenti in luogo piu' sicuro.

La descrizione della cosa e' precisa. Al termine della mutazione il
soggetto ha perso completamente l'aspetto umano, a parte il volto che si
distingue a mala pena nella massa, e ha assunto una forma ameboide. Si
sposta strisciando e non si e' ancora capito come uccida.
Non ha artigli e non ha peli, la sua pelle da' una vaga idea della
gelatina, ma sembra piu' dura, come una pellicola (tipo la pellicola che
ricopre l'uovo sotto la buccia). Il volto che sembra distinguersi ogni
tanto, e' piu' una deformazione della pelle che un vero e proprio volto.
Non ha aperture per le narici del naso per esempio, ne' tanto meno orecchie
(Han Solo congelato in Guerre Stellari rende l'idea). Il colore e' bianchiccio.
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Con i miei studi ho scoperto quanto segue: a provocare quella mutazione è
un microrganismo simile a quello che provoca la GDS. Penelope Antisi non è
morta solo perché era protetta dagli anticorpi che aveva sviluppato contro
la GDS. Ho messo a punto una vaccinazione e sto cercando una sostanza che
sia tossica per questo microrganismo, senza che lo sia anche per l'uomo.

Mentre ero in Svizzera, i miei collaboratori dell'ospedale hanno cominciato
a caratterizzare lo Sporoide A, quello della GDS.
Tra i file in attach c'è anche la comparazione tra le proteine istoniche
dello sporoide con quella di vari organismi.
Queste classe di proteine è conservata quasi perfettamente.... invece nello
Sporoide sono completamente diverse!
E non basta: il codice genetico di questo organismo è diverso da quello di
tutti gli altri!
Inoltre anche un amminoacido (il triptofano) risulta modificato
dall'organismo (dimetiltriptofano) prima di caricarlo sul corrispettivo
tRNA, e quindi essere incorporato nelle proteine!
Questo microrganismo si è diversificato dagli altri all'alba dei tempi: ha
la stessa chimica di base degli altri microrganismi (proteine, acidi
nucleici, ecc.), ma è TOTALMENTE diverso! Si deve essere evoluto in qualche
remota nicchia ecologica... ma per davvero non riesco ad immaginare
dove..... dev'essere stato un posto completamente isolato..... che per
tutto questo tempo è rimasto isolato......
Dunque, il microrganismo responsabile della mutazione è praticamente quasi
uguale a quello della GDS... personalmente penso siano uno un mutante
dell'altro: quasi certamente quello dei russi è il ceppo Wild Type, mentre
quello della GDS ne è un mutante.
Questo.... COSO..... può essere la rovina dell'umanità....... l'arma
finale..... se si riesce a fare un numero sufficiente di cose... e magari a
controllarle...... senza considerare le implicazioni di arma batteriologica!

Stefano ha cercato qualche studioso che lavorasse nella base in antartide,
ma non ha trovato niente. Allora abbiamo cercato qualcuno che avesse a che
fare con l'antardide e che fosse finanziato dall'esercito: negli archivi
consultati non risultavano progetti finanziati dall'esercito che faccessero
riferimento alla base in Antartide. L'unico rapporto che la riguarava
(datato 23/12/1998) e' del Professor Andrei Papalovich che propone, invece
della chiusura della base stessa, ormai in disuso da anni, la sua
ristrutturazione e trasformazione in base per spedizioni di studio
dell'Antartide stesso. Il professore afferma che gia' da diverso tempo
aveva avanzato la proposta all'ex-capo del Servizio Ricerche del kgb,
Alexander Petrovnich Ivanienskji, il quale all'epoca si era detto
entusiasta della cosa......
Si, prorpio il KGB... entusiasta di aprire una base scientifica in antartide!

Andrei Papalovich, nato in Georgia, Russia, nel 1945, laureato in Geologia
all'universita' di Mosca nel 1969 con il massimo dei voti. E' noto per
diverse opere sulla Stratificazione della Crosta Terrestre e per un recente
lavoro sulla geologia dell'Antartide. Morto nel gennaio di questo anno per
infarto.
Il professore stava per organizzare una spedizione in Antartide allo scopo
di studiare l'evoluzione degli strati di ghiaccio nel corso dei secoli e
della terra al di sotto.
Questo e' tutto quello che ho scoperto su lui, lavorava per l'Universita' di
Novosibirsk.
Per quanto riguarda i collaboratori: viene citato un suo collega di
ricerche, Vasiliev Komanchescov, che aveva collaborato con lui nella
stesura dell'ultimo libro ("L'Antartide e la sua Geologia"); il suo
assistente, Alexiei Ivanovich Vlakinostovich, come stesore e correttore
delle bozze dei suoi lavori e capo al gruppo di ricerca che ha lavorato
sull'ultima opera.
Ho quindi provato ad individuare e contattare qualche collaboratore del
prof. o dell'assistente tramite l'indirizzo e-mail dell'università, dicendo
di essere un ricercatore e che in passato avevo già parlato con lui, per
alcune ricerche su microrganismi criofili (che vivono in condizioni di
bassa temperatura).
Dall'università mi hanno risposto dicendo che il professore non lavorava
li' (stiamo parlando di Alexander) ma a Akademgorodok, in Siberia: quindi
ho scritto lì! [R1: C'è un sito molto interessante in proposito!]

Ritornando alla mail che avevo mandato a Akademgorodok, mi viene risposto
che il professore lavora attualmente con il governo russo (!) e quindi non
e' facilmente rintracciabile, mi forniscono pero' l'indirizzo della sua
assistente, la dottoressa Paula Marianova Kathienskaya.
Le scrivo, e la dott.ssa si dimostra disponibile a parlare con me. Vuole
sapere che genere di informazioni stavi cercando di preciso e che ricerche
stavi svolgendo.
Le dico che sarei interessato a lavori su microrganismi criofili, dato che
da loro è possibile ricavare alcuni prodotti (enzimi) che sarebbero utili
per lavorazioni indistriali a freddo. Inoltre lo studio delle meccaniche
molecolari potrebbe permettere la comprensione di cosa accade a molecole a
basse temperature, e come queste fanno per mantenere la loro attività
biologica.
La risposta e' un'altra domanda: "La ricerca che vuole effettuare, riguarda
specificatamente cosa? Che esperimenti avete fin'ora condotto? Le spiego il
motivo: le ricerche del professore riguardano principalmente la vita delle
molecole a basse temperature e si tratta di un lavoro strettamente
riservato poiche' il professore vuole farne una pubblicazione. Se lei sta
conducendo gli stessi esperimenti, potrebbe essere utile uno scambio di
informazioni."
Mi procuro, tramite un mio amico, quelle informazioni e le rispondo che
sono disposto ad andare lì in Siberia.
La risposta è un invito formale. Il periodo è all'incirca nella seconda
metà di settembre.

Nel frattempo in questa storia si sono manifestate potenti forze
metafisiche.......
Mercoledi' 09-06-1999 - pomeriggio inoltrato
Sono in un laboratorio, nella fabbrica di un amico mio, vicino Napoli. Con
me ci sono Solone, Gloria e questo mio amico.
Improvvisamente, sul chiudere della fabbrica, scatta l'allarme antincendio.
Il nostro settore non sembra implicato (da un computer sembra che
l'incendio sia nell'altra ala) ma non facciamo in tempo a fare gran che: da
un corridoio spuntano due persone armate, da dietro di noi un'altra, il
laboratorio ha una porta di sicurezza che da' su un cortile interno che
viene sfondata di peso e altre due persone armate entrano. Dietro di loro
si intravede la figura di una guardia a terra e del fumo.
Ci nascondiamo fra la cappe, chiudiamo la porta che da' sul
corridoio da cui provenivano gli altri tre. Sentiamo che la porta sul
corridoio viene buttata giu' (una granata probabilmente - era una porta
tagliafuoco) e poco dopo entrano i tre.
Gli sparo, però hanno giubbotti antiproiettile, tuta in kevlar rinforzato e
casco da sommossa con maschera antigas incorporata. L'antincendio
scatta anche qui e si accende la segnalazione che entro due minuti la
sala verra' irrorata di gas antincendio.......
Uno degli uomini urla, con uno strano accento che non riusciamo ad
identificare: "Sorgente, esci - dobbiamo portarti via di qui vivo e dei
tuoi complici non ci interessa, se vuoi che siano risparmiati alzati e
arrenditi".
Mi alzo, ed inizio ad avvicinarmi al tizio che ha parlato. Gloria però mi
prende di peso e lo butta a terra, il tizio che ha parlato indietreggia un
attimo mentre gli altri rimangono a terra e Gloria per un attimo sembra
assente.
Improvvisamente i quattro tizi dietro a quello che ha parlato gettano le
armi a terra, si tirano addosso l'uno all'altro le provette, uno inizia
ad abbaiare, uno inizia a correre a perdifiato sbattendo contro le
pareti, uno corre verso di voi a quattro zampe, vi passa sopra saltando
sui tavoli e comincia ad ululare, l'altro si arrampica su una libreria
cantando a squarciagola "Volga Volga".
Il tizio che ha parlato rimane impassibile, ma getta il Kalashnikov a
terra e si leva la maschera.
Dietro di noi c'e' il motivo di tanto casino: un volto leggiadro, con
tratti mascolini e femminili assieme, occhi neri e profondi come pozzi,
pelle bianchissima, ali da angelo dell'iconografia classica e corna nere
sulla fronte... [ndr: una nota] E' entrato dalla parete. Sembra vedere solo
il tizio davanti a voi e dice, in una lingua sconosciuta ma che tutti, in
qualche modo, riusciamo a capire:
"Gabriele, quando imparerai a non intrometterti in queste storie?".
L'altro, con una voce molto profonda, risponde:
"E tu, che gia' hai tradito per ben due volte, hai deciso di farlo una
terza? L'Uomo e' vostro nemico, o l'avete dimenticato?".
Il suo parlare attira i nostri sguardi, e l'immagine che ci si para
davanti e' quella di un Angelo, un volto bellissimo, un corpo nudo da
bambola [e chi vuol capire capisca :-)], ali ancor piu' ampie di quelle
di chi sta dietro di noi e uno sguardo di fuoco. Sullo sfondo i quattro
hanno iniziato a saltare la cavallina facendo versi da scimmia.
Tutti corriamo fuori - Gabriele non vi degna di uno sguardo. La guardia che
era fuori a terra e' viva e sta osservando la scena con la mascella in
posizione abbastanza innaturale (avete presente wil coyote quando vede
per la prima volta bip bip no?). Scappando sentite altri stralci di
discussione:
"Occupati del tuo mestiere, Messaggero, ora che e', vi siete messi anche
voi ad interferire? Se l'aveste fatto quando era tempo forse sarebbe
stato meglio" [qui è quello con le corna]
"Ma se non aspettavi altro per tradirci, e poi hai preso il vizio e l'hai
fatto di nuovo, il tuo genitore putativo non sa cosa si e' infilato nel
seno!" [qui è Gabriele, la "bambola"!]
"Sai bene che dovevo farlo, quand'e' che capirete?" [di nuovo quello con le
corna]
A quel punto i due si gettano uno sull'altro, una luce incredibile si
sprigiona. Fuggiamo.
In breve arrivano pompieri, polizia, e quant'altro. L'incendio non era
vero, era un pretesto, anche se a sembra che ve ne sia uno nel laboratorio
dove stavamo noi. Un urlo squarcia l'aria e, sotto gli sguardi allibiti di una
decina di poliziotti, una squadra di pompieri, delle quattro guardie
giurate e di un paio di curiosi fermatisi sulla vicina stradina, un
angelo spicca il volo e sparisce fra le nuvole. Poi piu' nulla.


Ora, a parte chiedervi di evitare di indagare sulla faccenda senza prima
chiedermelo e mettersi d'accordo con me (e questo per ovvi motivi! Non mi
farebbe piacere che saltasse tutto perché 17 persone sono andate a chiedere
a tizio la stessa cosa con 17 scuse diverse!), ma mi servirebbe tutto
l'aiuto possibile.
Si devono organizzare due gruppi: uno che venga con me alla base, il
secondo che resti in zona e funga da appoggio.
Nel primo (che per forze di cose deve essere ristretto: posso portare il
mio staff e un paio di "amici", ma non posso andare con 30 pesone!) devono
entrare persone che si fingeranno perlopiù come miei collaboratori (più un
paio di persone che possano ficcanasare in giro più a meno indisturbate).
Per queste persone, che dovranno perlopiù provenire dall'ambiente
scientifico, ho previsto un corso, in modo che possano passare per gente
che lavora come biochimici o simili (mica posso dire che sono miei
collaboratori se non sanno nemmeno lavorare sotto cappa....!).
Nel secondo gruppo, invece, gente che sa usare armi e che magari conosce la
zona e la lingua (!)... ma anche nel primo non farebbe male avere queste
caratteristiche....
Chiunque voglia mettere a repentaglio la propria vita..... e sicuramente ce
n'è abbastanza.... può contattarmi personalmente.

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-"Ego numquam pronunciare mendacium,
  sed ego sum homo indomitus!"
                            -William Wallace
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