Marco Garzetti -- R: [pathosNET] Monika nei guai

Date: 1999/05/04 12.38
From: "Marco Garzetti" <panfilo@netsys.it>
To: <PathosNET@pathos.it>


Ave gens in Pathos
        sono tra voi da poco tempo, e non so ancora cosa sia veramente Pathos.
Perdonate la mia presunzione, quindi, se provo a comunicare il mio disagio
nel sentire che mio fratello maggiore vuole, in collaborazione con altri,
creare una sorta di "tribunale del Pathos".
Scusate, dimenticavo di presentarmi.
Rispondo al nome di Machiavelli, Marco Machiavelli, studente e alterazione.
Disagio perchè vuole realizare un organo che, per quanto possa essere ben
ideato e realizato, si porrebbe al disopra di ciò di cui esso stesso fa
parte e che avrebbe la presunzione di giudicare le azioni di chi gli sta
attorno con criteri che per quanto possano essere ben concepiti, sarebbero
la negazione di ciò che credo essere il Pathos:
        -Pulsioni primordiali che interagiscono con le coscenze di creature in
naturale e inreversibile mutamento.
Mutamento che altro non è che la crescita e il raggiungimento di prese di
coscenza maggiore e più "adulte".
Non può, NON SI DEVE PERMETTERE che sia qualcun altro, accecato dalla
propia libertà, che decida cosa è giusto e sbagliato.
Solo a noi è dato decidere cosa sembri più corretto fare in un qaslsivoglia
circostanza.
Questo è il potere dalla libertà.
Ma non c' è potere senza responsabilità ed è bene che chi si assume la
responsabilità delle propie azioni, si ricordi che incorre nel giudizio
della propia coscenza e di quella che di chi gli sta attorno.
Non c' è tribunale che possa realmente giudicare e punire qualcuno,
chiunque esso sia.
Ogni società è, per assurdo, giudice carnefice e boia di se stessa.
Solo la somma delle reazioni, delle decisioni, dei giudizi e delle condanne
che ognono degli appartenenti alla suddetta società è di per se stessa la
rezione, la decisione, il giudizio e la pena che la società determina come
unico organo o organismo sovrano.
La libertà sta nel poter fare una cosa e nel poter decidere di non farla.
Questo a mio modesto parere è ciò che conta.
Invito ancora BraveHeart e chi la pensa come lui a tener presente che se
tribunale deve essere, allora deve essere un tribunale in cui giudice,
giuria, gudice ministero , avvocato difensore, accusato, testimoni e
publico, sia tutti gli appartenenti alla suddetta società, nessuno escluso,
e che nessuno impedisca o gli venga inpedito di assumere o di permettere
che altri si assumano contemporaneamente tutti i ruoli prececedentemente
indicati.
Non solo, tutto quello che verrà deciso, giudicato, e condannato da ogni
singolo appartenente alla suddetta giuria sia contenuto contenitore di ciò
che ancora in modo imperfetto sarà la decisione, il giudizio, e la condanna
del tribunale stesso.
Temo che per queste motivazioni, siano esse mosse da Ragione o da Follia è
disquzione opinable, io debba rispondere con un fermo no al tuo ivnito a
permettere la creazione di ciò che sarebbe la negazione di ciò per cui tu
stesso lavori.
La affermazione della libertà dell' UOMO di cui sia tu che mè faccamo
parte, na che ne tu ne mè possiamo possedere o comprendere a pieno.
Ti prego, in fine, di perdonare l' irruenza di chi, forse troppo giovane,
non riesce ad accettare le tue decisioni.

In fede
        Marco Machiavelli.


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