Francesco Iori -- [pathosNET] Si dia inizio alle danze!

Date: 1999/03/22 19.07
From: "Francesco Iori" <jack-in-the-box@iol.it>
To: "PATHOS" <PathosNET@pathos.it>


Di ritorno dalla riunione ho avuto modo di riflettere sulla decisione cui si
e' arrivati, e mi rifirisco all'intenzione di processare Il Mostro per
qualcosa che lui sembra aver fatto.
Io sono convinto che questo processo non abbia motivo di essere istruito
(si dice cosi', credo).
Ritengo infatti che il vero motivo per cui Lord Raphael sara' processato e'
l'effettiva impossibilita' (fisica, morale e teologica) di porre in giudizio
l'eterno Distruzione e suo fratello Psiche.
Dalle dichiarazioni deliranti (poche' di delirio si e' trattato) di Follia
l'unico dato che mi pare oggettivo e' questo: il mio eterno signore aveva
deciso di compiere una azione che, a suo dire, era qualcosa di positivo per
il Pathos (la semplificazione e' voluta poiche' si sta parlando di processi
e condanne, non di teorie).A questo punto Distruzione ha impedito questa
azione con la complicita' di Mostro e causando l'inizio del periodo di
oblio.
Mostro e' intervenuto scegliendo una visione del pathos piuttosto che
un'altra e se nessuno puo' dire quale e' quella 'giusta'(sempre se questo
termine ha ancora significato) come e' possibile giudicarlo?
  E se la giuria umana, attraverso la raccolta di indizi e
testimonianze,sara' chiamata a far luce su cio' che e' successo realmente e
sulle Volonta'
opposte dei due eterni, ed infine a scegliere quale delle due visioni e'
quella 'vera' (sempre che la verita' esista) non e' forse piu' giusto
giudicare chi questa visione l'ha ostacolata o chi ha cercato di imporla?
Di nuovo pero' affermo che non e' possibile giudicare gli Eterni e da cio'
sono convinto che non debba esserci alcun processo.
 L'unica cosa di cui e'possibile accusare Lord Raphal e' il tradimento del
suo Sire, a prescindere dalle sue motivazioni, e in questo caso l'unico
tribunale competente deeve essere il Movimento di Psiche, non certo i
rappresentanti degli altri movimenti.

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Francesco De Principe



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