Theo Mora -- [pathosNET] Nei Pirenei l'ombra del Maligno

Date: 1999/01/27 13.04
From: Theo Mora <theomora@zeno.math.fsu.edu>
To: PathosNET@pathos.it


Questo e` dalla Stampa (quella vera, in R1)


Joel era colto da amnesie e durante le crisi si ritrovava lontano da casa, a vagare a
                 Rennes-le-Cha^teau, la cittadina dei Pirenei francesi che custodisce il terribile segreto di padre
                 Francois Berenger Saunière. All'ingresso della sua chiesa c'è un diavolo ghignante ed era proprio
                 il diavolo a guidarlo lì, nella terra insanguinata dei Celti, dei Visigoti, dei Catari. Joel Michelou non
                 ha mai capito che cosa c'entrasse lui, ragazzo della campagna francese, con il grande rebus
                 mistico che da decenni ossessiona gli occultisti di tutto il mondo e che ha spinto a
                 Rennes-le-Cha^teau anche Mitterrand. Per tre volte.
                 Quello che sa è che la sua storia è diventata uno dei casi di possessione più sconcertanti. Ora è
                 guarito, ma l'onda nera che stava per annientarlo non è scomparsa. Ha trovato un'altra anima da
                 tormentare. Tutto accadde per gioco, un giorno di settembre, quando con un gruppo d'amici fece
                 una seduta spiritica. Per gioco, evocò il Maligno. Che giocò, ma a modo suo. "Il tavolo fu scosso
                 da alcuni colpi violenti", racconta. Poi, colpì Joel alle reni. Fu tale il terrore che lui e gli amici
                 decisero di aspettare l'alba per tornare a casa. Dove l'orrore sarebbe continuato. "La chiave
                 girava nella toppa, ma la porta non si apriva". Entrato da una finestra, "vidi una scena folle, con
                 forme umane che gettavano ombre sui muri". E gli oggetti si erano messi a ballare.
                 Sempre più angosciato, si precipitò con la moglie Maryse in un santuario vicino al suo paese,
                 Limoux. Invocò Dio e la preghiera lo calmò per qualche ora, finché, aperta la porta di casa
                 (stavolta senza problemi), fu sconvolto dal nuovo passaggio di Belzebù. "Gli oggetti sacri erano
                 stati profanati", compreso il crocifisso, staccatosi dalla parete e finito in un secchio. L'incubo
                 continuava. E peggiorò quando perse il lavoro e la sua famiglia, moglie e due figli, arrivò vicina alla
                 pazzia.
                 L'Ombra si era posata su Joel e, spesso, lo privava anche della volontà, conducendolo a
                 Rennes-le-Cha^teau. Fu in un momento di lucidità che si affidò all'abate Albert Monet, esorcista
                 a cui il vescovo di Carcassonne aveva affidato il compito di salvare gli spiriti dannati della zona. E
                 da quel momento ebbero inizio le sue disgrazie. La chiesa di Palaja era scossa da suoni orribili e
                 le sedute contro il Maligno si rivelarono prove spaventose. Più tardi, Joel confesserà che una volta
                 arrivò quasi ad ammazzare l'abate, sbattendolo giù da una scala. Un'altra volta aveva provocato
                 la deformazione di una croce di ferro.
                 A Monet viene imposto di smettere. Obbedisce, ma le crisi di Joel peggiorano. L'abate tenta il
                 tutto per tutto, ricorrendo a un esorcismo finale. Inutile anche quello. Quando lo vengono a sapere
                 a Carcassonne lo sospendono a divinis. Monet lascia Pajala e il campagnolo posseduto guarisce.
                 Da allora non ha più messo piede a Rennes-le-Cha^teau e si è sottratto al ghigno ipnotico del
                 diavolo in pietra di Saunière, anche lui sospeso a divinis. Morì nel 1917, senza aver mai spiegato
                 l'origine di un immenso tesoro, a cui arrivò dopo la decifrazione di tre pergamene emerse dal
                 restauro della sua chiesa.
                 Secondo tre studiosi inglesi, Lincoln, Baigent e Leigh, apparteneva a una setta segreta, il Priorato
                 di Sion, incaricata di restaurare il potere dei Merovingi, la dinastia in cui una leggenda vuole che si
                 sia incarnata la discendenza di Cristo e Maria Maddalena. Al Papato l'organizzazione (tuttora in
                 attività) non perdona di aver incoronato l'"usurpatore" Carlo Magno e a Rennes-le-Cha^teau
                 avrebbe nascosto un messaggio così spaventoso da richiedere la protezione delle forze del male.

                 Gabriele Beccaria


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