Monica rewinski -- Re: [pathosNET] Vai Andrea Gnesi :-)

Date: 1999/01/25 14.35
From: Monica rewinski <mf3232@mclink.it>
To: PathosNET@pathos.it



Tamerlano il Distruttore ha scritto:

> Andrea Gnesi ha scritto:
> > Per ora non posso inviare il frammento di Discordia a nessuno né le
> >soluzioni complete, causa l'impegno preso con Tamerlano. Ritengo che però,
> >imminentemente, sarà concessa la distribuzione. Chi non ha ancora il
> >frammento e/o le soluzioni me lo faccia sapere, provvederò appena possibile.
>
> Grazie Fratello Andrea.
> Ho letto solo oggi questo messaggio, e ..... si comincia ....
> .... via alla distribuzione :-)
>
> Tamerlano, Lo Splendido

Ufff con queste promesse e giuramenti ;-)))
L'idea di distrubuire il tutto ce l'ho da giorni, detesto essere preceduta!!!!
Stavo solo attendendo la completezza del tutto... Il pathos e' uno...noi tutti
siamo uno...;-)


[Psiche:]
Frat. E.M. Fratri F.B.

Mi dolgo, Padre, di averti nascosto per tanti secoli il sigillo. Ma tu
stesso me lo donasti con l'ordine di custodirlo. Non mi chiedere
quando, non lo ricordo. Però ho la netta sensazione che tu lo sappia.

Per il bene della società dei R+C ho ritenuto d'agire così.

Come puoi vedere da te, all'interno di questa cassetta ho raccolto
tutte le mie ricerche sull'oggetto, che ne ricostruiscono i passaggi di
mano nella storia. Troverai menzione di te, mentre di volta in volta un
incaricato vegliava a tua insaputa sull'oggetto.

Come ti dicevo nella lettera che ti ha convinto a estrarre questi
documenti dal loro sonno nella cassetta d'acciaio, eventi gravi e
luttuosi sconvolgono il nostro mondo, e ben lo sai.

Ma un evento più nuovo e più sconvolgente ha colpito me, e mi ha
convinto a fare ciò che sto facendo. Ieri notte ho sognato. Un sogno
frammentario, ma chiaro al mio cuore prima che alla mia mente. Questo
sogno mi ha profetizzato un oscuro destino. Ed era un sogno
accompagnato da tutti quei segni, padre, che tu stesso mi hai insegnato
a riconoscere come indici di verita' e

[Enigma:]
di profezia.

Ho visto, innanzitutto, la Morte incombere sul nostro secolo.
E la Follia farle da guida, indirizzando lei, cieca e giusta, su
vittime innocenti.
Ho visto un uomo ridere.
E non era un uomo.
E non era nemmeno un mostro.
Era quanto di peggio l'uomo potesse diventare.

E quest'uomo mi guardò, e mi chiese di dargli "il Sigillo".

Io non so cosa significhi, ma ho compreso che con quel nome indica il
mio amuleto. E mi è venuto in mente Drager. Ho capito chi è quell'uomo,
Padre.
Dio non voglia che io abbia interpretato bene l'altra immagine.

Non avevo scampo, non trovavo rimedio, ma vidi un'altra figura.
Un uomo alto e imponente, mi tendeva una mano. Non per prendere, ma per
nascondere e aiutarmi a fuggire. Io gli chiesi: "Chi sei ?"

[Desiderio:]
Rispose: "Il Destino."
Chiesi "Chi sono ?"
Rispose "Non importa"
Chiesi "Cosa posso fare ?"
Rispose "Ascoltami."

E mi mostrò la via, l'unica che sfuggisse al futuro nero che vedevo, in
cui l'uomo maligno impugnava come uno scettro il mio talismano, e
poneva fine alla liberta' del mondo.

Vidi Sei Figure, grandi e luminose. Destino si unì a loro.
Osservavano una processione e io guardai.
La processione era di sette gruppi, con fiaccole variopinte.
E quando i sette gruppi si furono riuniti, le fiaccole formarono un
simbolo.
Una PI.

Chiesi: "Chi sono ?"
Ma non era la domanda giusta.
Chiesi: "Dove siamo ?"
Ma nemmeno questa era la domanda.

[Distruzione:]
Chiesi: "Quando accadrà questo ?"
Risposero: "Nel 2000, a Lucca."
Avevo un'altra domanda: "Perchè ?"
Risposero: "Perchè il prossimo millennio sia dell'uomo. E non di UN
uomo."

Il mio cuore gioì, anche se non so perchè.

Io guardai di nuovo quelle figure, e vidi un posto vuoto. Il talismano
brillava come una torcia.
E chiesi alla figura:
"Permettimi di riempire quel posto, ti prego."
Rispose: "E' tuo Destino farlo. Ma non ora."
Risposi: "Ma io possiedo la fiaccola."
Rispose: "E si spegnerà prima di allora. se non la proteggerai."
Risposi: "Tu lo sai: io non posso ! Non ho la forza !"
Rispose: "Allora la avrai."
Risposi: "Ma fino ad allora ?"
Rispose: "Il tempo non è una strada, è un fiume. E non tutte le sue
correnti attraversano tutti i punti per giungere da un luogo all'altro."

[Sogno:]
Feci per parlare, ma la mia lingua non mi rispondeva, come accade
spesso nei sogni, e mi svegliai.

Ora so che il mio compito è quello di proteggere il sigillo fino ad
allora... e so che tra questo e quel tempo vi sono grandi lutti... so
che i rosa+croce non reggerebbero; il sigillo finirebbe inevitabilmente
nelle mani di uno o dell'altro, e questo distruggerebbe la mia
missione.

Ma il mio sogno mi ha indicato un modo per evitare questo rischio, e
cioè di nascondere il sigillo nel luogo più sicuro. E cioè
nell'altroquando che il sogno mi ha mostrato.

Ricordi, Reggente, quando ti mostrai le mie ricerche sul Tempo nelle
teorie di Einstein ?
Discutevamo di tempi complessi, quella teoria assurda che secondo te in
futuro sarebbe divenuta importante.

E io pensavo e ripensavo alle tue parole, e nella mia mente si formava
l'immagine di due bolle di tempo che scoppiassero l'una nell'altra per
ricomparire in un luogo e in un tempo diversi da quello dove sono.

[Discordia:]
Questo ho realizzato. Non chiedermi di svelarti il meccanismo secondo
cui opera la mia "macchina del tempo" (come la chiamerebbe il volgo. In
realtà le mie equazioni mostrano che è solo un modo per spostare in
avanti nel tempo ciò che viene rinchiuso nella bolla), richiederebbe
troppo tempo. E nemmeno io sono ben sicuro di aver compreso tutto il
mio lavoro. E' come se un altro avesse lavorato con le mie mani. Come
se avessi eseguito un progetto a me incomprensibile.

Ti svelo il meccanismo che può attivare il trasferimento, e che puo'
essere compiuto nei giorni indicati dallo schema che ti accludo: in
Lucca, presso il Baluardo di Santa Croce, c'e' una Casermetta retta da
tre archi su due pilastri. Occorre percorrere sette volte un percorso ad

[Destino:]
otto entando nella porticata dall'arco centrale, uscendo da quello
verso le mura, entrando in quello centale, uscendo da quello contro le
mura, entrando nell'arco centrale... concludendo dopo aver percorso
sette otto, uscendo definitivamente dall'arco centrale.

Facendo questo percorso portanto un oggetto depositato su un piatto di
rame, l'oggetto sparisce e ricomparira` nello stesso luogo a tempo
debito.

Non chiedermi altro, o reggente. Ti basti sapere che il sigillo
ricomparirà nel giorno e nell'ora in cui il suo Destino si deve
compiere. Lo spero, almeno. L'unica cosa che imploro, padre, insieme al
tuo perdono per questo mio colpo di testa, è di far giungere, nell'anno
1999, il giorno..., con tutti i mezzi a disposizione del Consiglio,
questo testo ai membri di quella gioiosa processione sotto il simbolo
della PI greca.

Tu saprai come.

Con reverenza filiale, addio.
O forse arrivederci,
G.G.


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[Destino:]
Da una lettera di Fermi a Ettore Majorana

... ti invio copia del codice che il Nazista, Drager, ha portato al
nostro amico Rosati. Curioso, nevvero, questo afflato mistico del
Galilei ? Queste note, facenti parte di un diario personale andato
perso, sono state ritrovate ad Arcetri dal "buon" Frederick.
Quell'uomo, consentimi, amico mio, è un vero manichino del Reich: si è
rifiutato risolutamente di

[Psiche:]
incontrarmi a causa della mia nascita in una "razza inferiore". Puoi
immaginare la stima che io abbia delle sue capacità cerebrali.

Nondimeno, Rosati e' rimasto talmente scosso da ciò che Drager gli ha
fatto vedere che quando il fisico tedesco se ne stava andando ha
sfilato dalla sua cartella una copia delle sue

[Enigma:]
ricerche. Deve avere preso quella non destinata al pubblico,
considerando la nota che ti allego qui sotto. Detto tra noi, temo tra
l'altro che quell'idiota stia collaborando alla realizzazione delle
nuove armi del Fuhrer... amico mio, sono tempi tristi, e vedo di fronte
a noi una scelta difficile. Non voglio consegnare ad Hitler o a
Mussolini alcunchè che abbia

[Desiderio:]
scopi militari, e al contempo non voglio abbandonare la mia patria, che
amo.

Comunque, come puoi ben leggere, pare che quel curioso e suggestivo
soprammobile con le catene che mi mostrasti abbia attratto l'attenzione
di questo tizio. Non capisco perchè Drager sia

[Distruzione:]
così ossessivamente interessato a un oggetto che non ha alcuna
applicazione militare... ma come ti ho detto è solo un povero demente...

Nota allegata, tratta dal rapporto al dipartimento di Stato di
Frederick Drager
professore di Fisica Applicata presso l'universita del Reich a Berlino.

[Sogno:]
15/07/1938

Gott mit uns... come dice il mio Fuhrer.
La leggenda era vera. Lo scritto del Linceo diceva il vero. Io stesso
ho toccato con mano il potere dell'oggetto. Sono convinto che Majorana
abbia solo una pallida idea di ciò che ha in

[Discordia:]
mano. L'oggetto che consente a chi lo possiede di decidere i destini
del mondo. Così come il sacro graal, esso sarà nostro. E nessuno oserà
più fermarci, come ci ha spiegato il nostro fuhrer basandosi sulle
parole del suo maestro Von Sebottendorf....


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[Sogno:]
Registro parrocchiale della chiesa di Woolsthorpe

anno di grazia 1642, 24 settembre

[Discordia:]
Ricevo dalle mani della consorella Suor Maria Celeste una spolia del
compianto padre suo, "ex voto pro salute animae suae". Tale oggetto che
mi viene assicurato dalla santa madre essere sacerrimo e degno di
venerazione non oso ostendere senza una preventiva autorizzazione

[Destino:]
canonica, ma ben volentieri lo ripongo nel loco indicatomi da ella come
ultima volontà del defunto. Si possa egli salvare nonostante i suoi
gravi e terribili errori.

[Psiche:]
anno di grazia 1642, 25 Dicembre, natività di Nostro Signore
Il miracolo della vita si ripete anche qui, oggi. è nato nella grazia
del signore Isaac Newton. La sua generosa madre dona alla chiesa
parrochiale come offerta votiva al Signore Iddio

[Enigma:]
Onnipotente l'appezzamento di terra vicino al vecchio mulino, perchè vi
siano coltivati ortaggi per nutrire i poveri delle nostre terre. Che il
Signore benedica e preservi questa famiglia.

[Desiderio:]
anno di grazia 1666, 23 gennaio
Ancora oggi Iddio misericordioso ci ha voluto risparmiare dalla plaga
della Grande Peste.

Devo registrare un tristo e misterioso evento. La reliquia votiva che
la sorella Maria Celeste

[Distruzione:]
mi aveva voluto consegnare come ex voto è scomparsa. Non saprei chi
sospettare di una simile nefanda azione, tanto più che l'oggetto non
era certo di valore, o reso prezioso in qualche modo dalla sua
collocazione. Anzi al contrario era piuttosto anonimo e nascosto.


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[Distruzione:]
(da una pergamena autografa di Galileo Galilei Linceo - traduzione in
italiano di una versione in inglese compiuta dal prof. K. G. Boldridge
dell'università di Cambridge.

[Sogno:]
il testo originale è andato misteriosamente
distrutto in un incendio di una camera di sicurezza della royal society)

... non avevo mai dato peso a questo genere di cose, credendole tutte
sciocche leggende e

[Discordia:]
credenze popolari. Tutto cambiò dal mio incontro con questo prodigioso
talismano.Questa roccia
proveniente dall'Atlante e reputata sacra mi è capitata tra le mani per
una serie di coincidenze che mi sembrano vieppiù incredibili man mano
che ci penso.

[Destino:]
Entrai una sera nella chiesa di S. Pietro in Vincoli, a Roma, e fui
attirato da questo piccolo
ex-voto al punto di non potermi trattenere dall' impadronirmene. Non ha
assolutamente alcun valore venale: e` solo un pezzo di roccia racchiusa
in una gabbia (o un gioco di catene) di

[Psiche:]
ferro. Ma da quando ho letto la piccola nota inserita nella gabbia
accanto alla roccia, non ho
smesso di pensare e riflettere, e ho compreso molte cose. E ora credo,
sono convinto, che in effetti la fortuna e il destino, più che essere
miti da sfatare, siano una forza che può essere

[Enigma:]
distrutta dalla ragione dell'uomo.

Mi sono reso conto, dunque, che non posso permettere che questa roccia
cada nelle mani sbagliate se io dovessi essere condannato e
imprigionato. Quindi la nasconderò qui, nella mia

[Desiderio:]
villa di Arcetri, in un luogo sicuro, per i prossimi critici mesi,
industriandomi poi di farla giungere in un luogo sicuro, il più sicuro
che mi riesca di pensare, mettendo tra me e loro terre e mari ...



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[Desiderio:]
(Questo passo e' presente in un raro codice del 1550 contenente una
copia
di prima mano della "Descrizione dell'Africa" di Leone Africano,
glossata personalmente in latino dall'autore. La traduzione e'
opera del prof. Venustiano Carranza)

Io Al-Hasan Ibn Muhammad al-Wazzan noto come Leone Africano,
ambasciatore
del Re di Fez, schiavo del Pontefico Leone, storico ed erudito alla sua

[Distruzione:]
corte, ho deciso di lasciare questa terra di infedeli e tornare alla mia
patria e alla mia fede. Per fare questo, devo spezzare le catene che mi
vincolano al mio destino.

[Sogno:]
Un mio antenato trovò, in una ricca tomba due potenti talismani che
permettevano di controllare la Ragione ed il Destino. I due talismani
restarono in possesso della nostra famiglia e li portai con me nel
viaggio

[Discordia:]
che mi condusse qui dove fu compiuto il mio Destino ed ottenni
Conoscenza.
Devo ora procedere nel cammino indacatomi dalla mia Ragione e vincere
il
mio Destino. Cedetti in questa terra di infedeli il mio talesmano di
Ragione

[Destino:]
e fu Follia: perche` ebbi la mia Conoscenza ma rinnegai la mia fede e
l'insegnamento di Allah. Ora devo spezzare le catene che mi vincolano
al mio
Destino e per fare questo incateno il mio talismano di Destino: lascio

[Psiche:]
in questa chiesa il mio talismano incatenato come prova della mia
fedelta`
alla fede degli infedeli.

[Enigma:]
Saro` cosi` libero dal mio destino e libero dagli infedeli. Saro` di
nuovo
signore della mia ragione e tornero` alla mia fede. Saro` di nuovo
signore
del mio destino e tornero` alla mia patria"



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[Enigma:]
[manoscritto ritrovato inciso su tavolette di argilla, probabilmente
una trascrizione o interpolazione apocrifa dei frammenti di
Cathal-Huyuk]

Dal solco della Narrazione
non germogliavano più
i Guardiani e i Messaggeri,
Note immortali generate
dalla potenza del Pathos,
ma crescevano creature
moltiplicate dalla Fortuna,
spinte dalla Necessità
e limitate dalla Morte.
E queste creature,
dalla vita breve
come falene intorno al fuoco,
nutrivano il Pathos degli Eterni
con lo splendore dei loro turbamenti.
E in mezzo a loro
come Dei senza la saggezza degli Dei,

[Desiderio:]
Note vibranti del Pathos,
vollero camminare al fianco degli Uomini,
stravaganti e bizzarri
come le loro emozioni.

E tra esse vi fu un uomo
E il suo nome era Prometeo
Ed egli era gradito agli dei,
Ed egli conosceva ciò che a tutti era ignoto

E prometeo vide che gli uomini non sapevano
E non gli piacque.

Così prometeo rubò agli dei la scintilla del fuoco,
e la donò all'uomo.
E l'uomo usò il fuoco per cuocere il cibo
E l'uomo usò il fuoco per cauterizzare le ferite
E l'uomo usò il fuoco per forgiare le armi

[Distruzione:]
E l'uomo usò il fuoco per distruggere i suoi simili

E Prometeo vide e capì il suo errore.
E fu incatenato alla roccia del dolore, e silenziosi compagni
gli erano Destino di Ragione e Ragione di Destino.
Perchè era Destino di Prometeo
donare agli uomini una conoscenza
che essi avrebbero usato per uccidersi.

E fu allora che Prometeo pianse su di sè e prese una decisione,
Per negare Sorte
Per sfuggire a Necessità
si offerse a Morte.

Ma Morte lo derise, regalandogli l'immortalità,
perchè in eterno soffrisse della visione del suo sogno infranto.
E i tre volti di Destino derisero l'Uomo incatenato alla pietra.

[Sogno:]
Ma Psiche udì il lamento di Prometeo,
e di fronte a suo fratello Destino lo difese, così dicendo:
"In lui io non vedo colpe. Egli è follia di conoscenza, ed è mio."
Destino sorrise:
"Egli è un Uomo e quello che si compie
è stato scritto per lui prima che nascesse.
O fratello, come puoi essere così cieco ?"

E Psiche sovrana della libertà,
decise di fare il suo dono agli uomini,
decise che il sacrificio deposto da Prometeo
la sua carne e il suo sangue
erano un prezzo degno di ottenere un dono, anzi, IL dono.

E Psiche parlò, e la realtà si piegò al suo volere, e Psiche disse:
"Siano queste catene testimoni del mio desio,
perchè io, Psiche, ho deciso che sia così,
che questa roccia sia in eterno

[Discordia:]
nemesi della Sorte
negazione di Morte
rottura di Necessità "

E così dicendo Psiche sovrana pose
nella roccia del supplizio
la chiave del potere di Destino
il frammento della rete
il potere del Sigillo
Perchè esso fosse custodito in eterno.

E il potere del sigillo piegò Destino,
e Destino disse:
"Sia fatto come credi, fratello,
del resto questo è il tuo potere,
e tu sei libero di donarlo all'uomo.
Che egli sia libero,

[Destino:]
e che siano Psiche di Destino e Destino di Psiche
I custodi della sua libertà.

Ma io chiedo che un tributo mi sia pagato
Una parte del tuo spirito per lo spirito di Prometeo
le catene infrante vengano rifuse,
ed esse siano la prigione di Psiche
negazione di Follia
negazione di Ragione"

Cosi' parlo' Destino signore del tempo
E la realta' si piego' al suo volere.

E cosi' dicendo Destino misterioso pose
nelle catene della Prigionia,
la chiave del potere di Psiche

[Psiche:]
il frammento della rete
il potere del Sigillo
Perchè esso fosse custodito in eterno.


E Psiche acconsenti' alla scelta di Destino
E Destino acconsenti' alla scelta di Psiche
E Prometeo accetto' la purezza del dono di Psiche.
E Destino di Psiche e Psiche di Destino, i due fratelli
furono muti testimoni del patto.

Ciò detto i fratelli scomparvero,
Psiche e Destino sovrani e gemelli
tornarono nell'oceano del Pathos,
a intessere nuove storie.



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[Psiche:]
Roma, 12 Agosto 1938

Frater EM fratri FB, electione fraternitatis caput

Fratello, venti neri e carichi di morte sento soffiare, e prevedo la
tempesta che investirà questo nostro continente. Il partito nazional-
socialista tedesco, nella sua aggressività, è foriero di morte e di
distruzione.

[Enigma:]
Noi R+C non possiamo, ora, contrastarlo.

Ma come il salice, piegato dal vento non si spezza e appena il vento
cessa
si rialza, così noi dovremo restare nascosti, per rimergere a tempo e
luogo
debito

[Desiderio:]
e aiutare il mondo a rialzarsi dal caos inevitabile che ci è dinnanzi.

Non chiedermi come so queste cose, fratello e padre, tu sai che le
conosco
e basta. Tu, al contrario di me, sai chi sono. Quindi ascolta le mie
parole
e credile, come sempre

[Distruzione:]
le hai credute, come fossero supportate dalle mie amate equazioni.
Mentre tu leggerai queste righe io non sarò più tra voi. Avrò compiuto
la
mia missione e me ne sarò

[Sogno:]
andato. Ma tu, Fratello, Padre, ascolta il mio ultimo discorso prima
che io
cada nell'oblio.
Cerca, Reggente, nel caveau della Banca Internazionale

[Discordia:]
Associata di Ginevra, una cassetta registrata a tuo nome. Dimostra al
direttore di essere F.B. e ti darà la chiave. E' un fratello R+C. Leggi

[Destino:]
i documenti che vi sono contenuti, te ne prego. E fai ciò che ti chiedo.

il tuo figlio predestinato,
E.M.



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[discordia:]
TV-III-MDCCTTVII Frater I.N. Fratri G.N.
Salutem dicit. Questo che io ti tramando ora , sentendo appressarsi la
morte, e' il simbolo e il pegno del potere dei Rosa-Croce.
Noi che desideriamo la liberta' dell'uomo, ottenuta attraverso una
comprensione di tutto cio' che e', comprensione resa possibile dalla
matematica nel suo piu' mistico significato, non
[destino:]
possiamo non venerare questa pietra e cio' che essa rappresenta. Nei
secoli essa, fratello, ha rappresentato il baluardo di coloro che
ricercavano la verita'. Su di essa e' stato versato il sangue vero e
metaforico di coloro che per il sapere hanno donato la vita. Si narra
addirittura che i greci ritenessero che questa roccia o una come questa
fosse
[psiche:]
un pezzo della rupe a cui era appeso il mitico Prometeo. Leggende,
ovvio, ma che hanno magari un fondo di verita'. Pensa se davvero il
genio che invento' il fuoco avesse maneggiato questo oggetto! Nevvero,
mentre si tiene in mano questa pietra e' difficile dubitarne. Grande e'
l'aura di sacralita' che ne promana, foss'anche solo per il numero di
persone che nei secoli come simbolo la ha
[enigma:]
nno brandita. Ovviamente mi chiederai conto del come e del perche' io
sappia tutto cio'. Ma quando la tua missiva dovesse giungere a
chiederlo, io riposero' nell'abbazia di Westminster, alla pari dei re.
Buffo, nevvero ? Torniamo a noi. Mai ti rivelerei come io abbia
ottenuto questa pietra, ne' come sappia cio' che ti ho detto di essa nel
[desiderio:]
le nostre precedenti epistole: posso solo dirti, come gia' ti ho detto,
che nientemeno che l'illustre Linceo la possedette. Quello che ti
chiedo ora, e col moi ultimo sospiro imploroche tu fedelmente compia,
potra' sembrarti strano o contro le regole. Ma da sempre alle ultime
parole di un morente sono collegate misteriose capacita' profetiche,
affidati p
[distruzione:]
er una volta a questa leggenda, e trai la tua consolazione dal fatto
che compi la volonta' di un morituro. Tramanda questa pietra e questa
lettera ad un tuo compagno fidato, come io feci con te. Spiega a lui
cio' che ti ho detto. Tramandala, affinche' la fiaccola del progresso
da essa rappresentata giunga intonsa ai posteri. E che di ques
[sogno:]
to il reggente non sia informato,te ne prego e te ne supplico per i
motivi che gia' ti addussi. Questa carica di custode della pietra e'
per tradizione segreta e ignota anche al reggente. Ti saluti per
l'ultima volta, e come un padre ti benedico. Frat. I.N.



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