Raistlin -- R: [pathosNET] Quo usque tandem, MANTEGNA, abutere patientia nostra?

Date: 1999/01/09 14.09
From: "Raistlin" <raist@ctrade.it>
To: <PathosNET@pathos.it>


>Quo usque tandem MANTEGNA, abutere patientia nostra?

Bella domanda.

>meno che non esca fuori un Eterno in carne ed ossa e mi dica
>che un Nota, in quanto tale, non può tradire il Pathos.

Una nota che abbia intenzione di patire piu' che mille inferni potrebbe
autodistruggersi tradendo il velo.

>Tu stesso ci hai insegnato (grazie!) che CHIUNQUE potrebbe
>diventare un nuovo Andrea Mantegna.

Specialmente una alterazione, che non ha di questi vincoli.

>Possibile che NESSUNO sapesse?

E' possibile, anche se mi risulta totalmente sconcertante.

>L´incoscienza di Mantegna e di chiunque lo abbia appoggiato
>è agghiacciante, e tale è anche la presunzione di dare lezioni
>al Pathos con azioni sconsiderate.

Sottoscrivo con tutto il mio cuore.

>Non siamo stati capaci ad organizzare un "semplice" P7,
>come pretendiamo adesso di fare qualcosa di più complicato?

E sopratutto a che mai potrebbe servire se invece funzionasse quella
meravigliosa struttura ad albero che il Pathos adotta fin dall'eternita' ?

In cui SETTE mistici rami si diramano da ognuno dei SETTE mistici arbusti
degli eterni ?
E ognuno dei ramii controlla le sue fronde e con esse accarezza il mondo
degli ignari ?

E nota bene che questa struttura ha GIA' un suo P7 esoterico: il mistico
cerchio delle note pure.
Che ovviamente e' stato incrinato dall'azione sconsiderata di Destino di
Destino. Tanto per ricalcare, se ce ne fosse bisogno, la mano su quanto
grave e improvvida sia stata la sua boutade.

Fratello Mantegna, per cortesia, smetti di dibattere: abbiamo udito le tue
intenzioni, e ci sforziamo di crederle vere. Tu hai udito le parole nostre,
di quasi tutto Pathos. La reprimenda che accompagna il tuo metodo e'
unanime. Sei assolutamente libero di non condividerla, ma accettala. E ora
passiamo a parlare di qualcosa di piu' interessante e attuale, come ad
esempio il messaggio di Lord Falk.

Ciao a tutti,
Spock


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