Massimiliano Simoncini -- [pathosNET] Quo usque tandem, MANTEGNA, abutere patientia nostra?

Date: 1999/01/08 20.57
From: Massimiliano Simoncini <miscredente@yahoo.com>
To: PathosNET@pathos.it


Quo usque tandem MANTEGNA, abutere patientia nostra?

Ci sono diversi fatti inaccettabili nell'affair Mantegna.
Primo: nell'ultimo articolo sul "Corriere" Mantegna aveva
già dato segno di insicurezza, mostrando di temere una
reazione del Pathos. Questo stesso articolo, poi, è portatore
di un altro messaggio, la cui chiave di lettura sta nella
coincidenza tra la fine del famoso, penoso (e bugiardo) conto
alla rovescia sull'Armonia d'appartenenza di Mantegna e
l'immediatamente successiva pubblicazione del suddetto
articolo.
Sotto questa luce, il messaggio appare chiaro ed è: "Se vi
azzardate a fare un'altra mossa racconto tutto".
Poi, invece, la "mossa" c'è stata, con la creazione della
"Task Force" su Mantegna che, per quanto criticata, era
l'unica cosa fattibile. Parallelamente, anche se non ne ho
potuto seguire gli sviluppi, Spock e Gianni seguivano la pista
informatica.
Insomma, nel momento in cui il Pathos ha cominciato a muoversi
concretamente, sollevando un serio pericolo per Mantegna,
eccolo uscire tranquillo e giulivo dicendo "Era tutto uno
scherzo!".
Tsk, tsk.
Non va bene per niente.
Purtroppo per te, caro Mantegna, non c'è nessuna prova che
la tua ultima lettera esprima le tue vere intenzioni, a
meno che non esca fuori un Eterno in carne ed ossa e mi dica
che un Nota, in quanto tale, non può tradire il Pathos.
Tu stesso ci hai insegnato (grazie!) che CHIUNQUE potrebbe
diventare un nuovo Andrea Mantegna.

Secondo: Mantegna è Nostradamus.
Prima Nota di Destino.
[...]. [...]. [...].
Calma e sangue freddo.
PRIMA NOTA DI DESTINO??!!
Possibile che nessuno di Destino sapesse chi era la sua Prima
Nota???
Aprite bene le orecchie, perché QUESTA E' UN'ACCUSA:
Possibile che NESSUNO sapesse?
AKEN! In base a cosa hai affermato che Mantegna non
apparteneva a Destino? E' stata forse una forma di pudore che ti ha
fatto aggiungere quel "credo", quando hai detto che Mantegna non
apparteneva a Destino?
Eravate forse d'accordo per dare questa indispensabile
lezione di saggezza a AL PATHOS?
Abbiamo sprecato un'infinità di tempo ed energie preziose
che potevano essere dedicate ad altre gravissime questioni,
mentre voi vi trastullavate con questi giochetti, con grave
detrimento del Pathos!
E vorrei dire che questa è l'ipotesi meno grave, possibile solo
credendo all'ultima, incredibile lettera di Mantegna.
Perché altrimenti il pensiero corre veloce e diritto alla
ipotesi di un COMPLOTTO, per quanto maldestro, i cui
scopi è meglio non immaginare.

Andiamo ad un'altra Armonia di "simpaticoni": Discordia.
Se in un mese NON siamo riusciti a capire a quale Armonia
appartenesse LA PRIMA NOTA DI DESTINO, la responsabilità è
tanto di Destino quanto di Discordia, e la fraudolenza, gli
scopi e le circostanze di ciò vanno accertate.
E' stato affermato ha sostenuto che Mantegna apparteneva a Discordia.
1º problema: che ci faceva la prima nota di Destino in
Discordia? Secondo quali circostanze ne è entrato a far parte?
2º problema: [Tizio] (scusatemi ma non ricordo il nome e non mi va di
riguardami una quarantina di mail) ha infine detto che "Mantegna non
RIGUARDA più l'Armonia di Discordia". Il che, in senso stretto,
non significa né che Mantegna se ne fosse andato, né che
appartenesse ancora a Discordia. Avrebbe potuto essere
morto, uscito dal Pathos, emigrato su un altro pianeta.
La realtà è che quella frase non significa NULLA.
Ma come poteva fare altrimenti? Non poteva negare che fosse
appartenuto a Discordia, perché erano gli ultimi e già
Destino aveva negato; non poteva dire che era morto perché
non era palesemente vero; non poteva dire che era uscito dal
Pathos perché sarebbe stato contraddetto alla prima luce sulla
vicenda; non poteva infine dire che aveva cambiato Armonia
perché, altrimenti, la domanda più logica sarebbe stata:
"vabbè, e mo' 'ndo' stà?", tradendo così quelli di Destino.
Io dico adesso che voi avevate e, non avendolo fatto per tempo,
ancora avete il DOVERE morale di fronte agli Eterni e di fronte
al Pathos di dire tutto ciò che sapete senza sotterfugi,
indovinelli o giri di parole.
L´incoscienza di Mantegna e di chiunque lo abbia appoggiato
è agghiacciante, e tale è anche la presunzione di dare lezioni
al Pathos con azioni sconsiderate. Cosa sarebbe accaduto se Mantegna
fosse stato "acciuffato" prima di diffondere la lettera?
Anche adesso, chi se la sentirà di credergli sulla parola,
accettando di nuovo in seno al Pathos uno come Mantegna, che
ha tradito e si è smentito a suo comodo?
E quale Nume a noi amico ha impedito (se lo ha impedito) a De Coccio e
tutti i
suoi collaboratori di leggere il Corriere delle Sette e
ripartire alla carica?

Veniamo ora al merito della lettera di Mantegna.
Nel suo illuminato scritto, il Nostro, e gliene siamo tutti
grati, ci mette a parte di un'incredibile scoperta:
l'acqua calda.
Ovvero: se un gruppo di persone è a conoscenza di
"qualcosa", c'è il rischio che una di queste persone riferisca
questo "qualcosa" a chi non dovrebbe.
Grazie ancora.
La cosa che Mantegna invece sembra ignorare, è che questo
è un inconveniente INEVITABILE, qualunque siano le condizioni,
qualunque sia la legge, qualunque siano le pene, ed è la
STORIA a dimostrarlo, oltre che la logica.

I ritardi nella reazione a questa vicenda non stati sono
dovuti a disorganizzazione, ma alla precisa volontà di
qualcuno.
A qualunque cosa puntasse costui, o costoro, hanno causato
il ritardo e la falsità sull'appartenenza di Mantegna.
Appena avuta questa informazione, le ricerche sono partite
immediatamente ed in maniera decisa. La Mantegna sub ML (MML)
contava ben 10 persone attive ed incazzate (ma nessuno di Discordia o
Destino, guarda caso),
per cui non ci sono stati né quel disinteresse, feneantismo o
disorganizzazione di cui veniamo accusati, noi tutti del
Pathos, da Andrea Mantegna.
Solo da alcune lingue pelose e quindi, in ultima analisi,
dallo stesso Mantegna.

E qui, dopo la critica all'azione ed allo scritto di Mantegna,
approdiamo al terzo argomento, e cioè l'organizzazione del
Pathos, che Mantegna agita come causa del suo gesto.
Lo accetto come argomento di discussione, ovviamente, non
perché lo abbia proposto Mantegna ma perché è oggetto di
dibattito nell'intero Pathos.
Come pretende Mantegna alias Nostradamus (la cui specialità è
il futuro, lasci perdere il presente che non c'è portato) di
risolvere questo problema? Con le leggi? con il Parlamento
o il Senato del Pathos? O forse è meglio la Camera dei Lords, o la
Duma? LOL. Che paroloni.
Non siamo stati capaci ad organizzare un "semplice" P7,
come pretendiamo adesso di fare qualcosa di più complicato?
Sarà già tanto se riusciremo a mettere in piedi qualcosa di
"parente" al P7. E allora cerchiamo di renderlo più semplice,
sfrondandone i compiti.
La coagulazione spontanea di persone interessate e capaci,
questa è l'unica cosa che fin'ora ha funzionato egregiamente.
Procediamo dunque su questo binario, perseguendo l'idea delle
cellule geografiche e professionali, che già hanno cominciato
a prendere piede in maniera quasi spontanea, a dimostrazione
del fatto che si tratta della soluzione più congeniale e,
quindi, più produttiva, veloce ed efficace.
Quali e quante debbano essere queste cellule non è cosa che
si possa stabilire a priori. Se si operasse una
parcellizzazione premeditata, si rischierebbe di creare
"insiemi vuoti" che costituirebbero un ingranaggio fermo del
meccanismo, bloccandolo inevitabilmente.
Un altro limite che NON va posto alle cellule è quello delle
Armonie, permettendo a tale riguardo una completa
trasversalità. Questo spingerebbe le Armonie verso la
collaborazione piuttosto che la competizione.
Trasversalità che dovrebbe essere ugualmente consentita tra
le cellule geografiche e professionali (è inutile creare la
"Cellula informatica di Pordenone", se a Pordenone non ci
sono informatici "pathologci").
Queste cellule potranno confluire in "organi" più grandi che
avranno il solo scopo di contenere le cellule. Saranno come
dei "folders" cui si potrà accedere per facilitare la ricerca
della giusta cellula da attivare all'occorrenza.
Questi "folders" potranno essere, ad esempio:
Cellule Geografiche: Nord, Centro, Sud (con spreco di fantasia)
Cellule Professionali: Tecnico-Scientifica, Storico-Letteraria
e Soprannaturale.
Anche per questo, comunque, prevarrà la coagulazione naturale.
Niente capi in questi Organi, né organizzatori. Gli Organi,
come già detto, hanno un semplice scopo logico.
E poi abbiamo visto che, se esiste un organizzatore o un capo,
se questo non c'è, è in vacanza, sta male, gli si rompe il pc,
s'è rotto le palle, sparisce senza farsi più sentire,
si blocca tutto perché non c'è nessuno che decide.
Allora è preferibile l'auto-attivazione delle cellule, proprio
come in un organismo vivente. Figuriamoci se gli anticorpi
che devono attaccare un batterio, che so, della polmonite,
dovessero aspettare la delibera del "Consiglio degli
Anticorpi", il quale deve riferire al "Gabinetto dei Globuli
Bianchi" che però stanno in vacanza a Cuba e non sono
disponibili.
Cellule libere, quindi, ed autonomamente costituite.
Questo per quanto riguarda il campo della "reazione", cioè
la risposta che il "corpo" del Pathos deve dare agli
"stimoli" esterni. Questa "reazione" dev'essere efficace ed
immediata, e perciostesso libera.
Il campo dell'"azione", invece, cioè dell'influenza che
il Pathos VUOLE avere sull'esterno (es.: governare il
prossimo millennio...) necessita di pianificazione a lungo
termine, quindi di un "cervello".
L'organo più semplice e funzionale a tale scopo, signore e
signori è, ahimé, sempre il P7.
Per rendere il suo funzionamento più continuo, i
rappresentanti di ogni Armonia potrebbero essere 2 anziché
1, in modo da garantire costantemente l'attività e, laddove
necessario, la presenza fisica, di almeno 1 rappresentante
per Armonia.
Il P7 dunque diverrebbe un P14 e questo, a patto di non
pretendere la piena partecipazione, costituirebbe una
semplificazione piuttosto che una complicazione.
Il P14 avrebbe una sua ML di discussione, nella quale
elaborerebbero le proposte.
Quando una proposta è compilata, ogni rappresentante la presenta alla
propria
Armonia che la vota (COME sono affari loro
-unanimi, maggioritario secco, doppio turno con lo
scorporo...-). Se 4 armonie su 7 sono d'accordo, la
proposta è passata. Semel in anno, un'Armonia può
esercitare diritto di veto su una proposta del P14.

Questo, secondo me, è il NECESSARIO, che deve sempre
coincidere col FATTIBILE. Col SUPERFLUO, cioè l'IRREALIZZABILE,
ci potremo trastullare in un secondo momento, quando una
base su cui lavorare sarà creata, ed i maniaci della
legiferazione non potranno più essere fermati.

Hasta la victoria!

PS.
Questa lettera è stata scritta su blocco note prima di poter scaricare
la posta del nuovo anno e leggerla. Di nuovo posso dire che sono
contento che i "maniaci della legiferazione" siano in realtà meno di
quanti credessi, e che al Pathos venga riconosciuta un'anima
Anarchica. Forse il Bene e il Male possono cominciare a contare i suoi
ultimi giorni, perché ciò che Mantegna ha dimostrato, non è la
debolezza del Pathos, ma la sua forza, che non sta certamente nella
forza del suo braccio armato o legale.
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Indurirsi, senza mai perdere la tenerezza.

El Che, Nota di Distruzione "honoris causa"

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