Michele Gianni -- [pathosNET] Il caso MED e Leo Dari

Date: 1998/12/20 16.03
From: Michele Gianni <mgianni@unifi.it>
To: PathosNET@pathos.it


R1: questo messaggio e' lunghissimo, sorry,
pero' dovete ammettere che in media sono breve :-)))
e poi se qui sono noioso, non potete immaginare quanto
lo fosse la mia controparte Ficino eheheheh
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R3:
Leonardo ha scritto:
> Non ho ragione alcuna di dubitare delle capacità deduttive di Giovanni
Marsili

Troppo buono, fratello mio: forse cosi' ero un tempo, adesso devo ancora
riacquistare parecchio tono mentale :-)

Comunque credo sia bene distinguere il giudizio morale su Leo Dari dalla
valutazione del caso MED.

Le due tesi dubbie per Leonardo lo sono anche per me; in realta' cio' che mi
disturba e' che anche la loro negazione non chiarisce gli eventi.
Nonostante la stima che nutro da oltre duemila anni per Aristotele sia
assoluta, puo' darsi che in questi casi si possa mandare al diavolo la
logica classica e il "terzo escluso".
Proviamo comunque a usarli ancora per un po' e rianalizzare tutta la
faccenda.

La proposizione

  (A) il MED è opera dei MIB ed è stata loro precisa volontà avvelenarci
tutti.

e' in realta' la congiunzione di due sottoproposizioni

  (A1) il MED e' opera dei MIB

  (A2) i MIB volevano avvelenarci tutti

Orbene, Leonardo ha ragione, (A2) e' falsa: l'azione di Lucca poteva al
massimo distruggere una parte del Pathos, ma non tutto, e i supersiti,
inviperiti, sarebbero stati comunque in grado di scatenare in discreto
"volume di fuoco" (ricordiamoci che il BOP, Black Out del Pathos, e'
avvenuto dopo).
Pertanto non c'e' bisogno di negare anche (A1) per negare (A): per cui
secondo me resta valida la tesi

  (A1) il MED e' opera dei MIB

Questo non esclude che ci siano altri in combutta coi MIB e soprattutto non
ci esime dal chiederci quali erano le vere finalita' dell'attacco.

La proposizione

  (B) I MIB sono Nemici implacabili del Pathos

se negata in

  (C) I MIB non sono Nemici implacabili del Pathos

porta a due possibilita'

  (C1) I MIB non sono Nemici del Pathos

  (C2) I MIB sono Nemici del Pathos, ma non implacabili

Poiche' (C1) dati gli ultimi eventi non e' sostenibile, non resta che (C2),
che poi e' quanto mi pare sostenere Leonardo.

Da (A1) e (C1) abbiamo dunque la seguente tesi:

  (E) il MED e' opera dei MIB, i quali sono Nemici dl Pathos, ma non
implacabili.

E veniamo a Leo Dari.
Esiste un momento della storia (t1) in cui sono vere le proposizioni

  (1) Leo Dari appartiene al Pathos
  (2) Leo Dari appartiene all'Organizzazione X

Ben poco sappiamo dell'Organizzazione X, ma se stiamo alle parole di ITAM
(l'individuo che contatto' Pantakos a Ravenna)

  (3) l'Organizzazione X non coincide con i MIB
  (4) l'Organizzazione X non e' Nemica del Pathos

Ne segue che almeno a (t1) Leo Dari non e' un traditore del Pathos.

Poi succede qualcosa: qualcuno, diciamo l'Organizzazione Y, rapisce Leo Dari
e interviene fisicamente su di lui trasformandolo in una bomba biologica
MED. E' con questo status che Leo Dari e' presente a Lucca. Poiche' sappiamo
per certo che i MIB possedevano l'antidoto per il MED, e' ovvio ritenere che
l'Organizzazione Y altri non sia che i MIB stessi.

A mio parere l'intervento dei MIB su Leo Dari e' stato anche mentale: nel
qual caso egli e' stato solo una vittima e non un traditore. Se poi il suo
incontro con i MIB lo ha portato ad abbracciarne la causa fino al punto di
sacrificare la sua vita, il mio istinto mi fa provare per lui molto
rispetto.

Torniamo dunque alla valutazione sul caso MED.

Innanzitutto in quanto ho scritto finora non vi e' traccia di un altro
gruppo che si e' rivelato molto addentro alla cosa, quello rappresentato dal
sacerdote presente alla consegna dell'antidoto, e che per ora chiamero' VAT.

Si noti poi che Leo Dari conteneva due tipi di ordigni: uno per i presenti e
uno per se', di cui solo il secondo immediatamente letale.
Se i MIB volevano eliminare tanto gli Empatici presenti quanto Leo Dari non
importava darsi tanto da fare: bastava una fiala al nervino o anche molto
meno per essere certi dei risultati.
Dunque bisognava che a Lucca non morisse nessuno tranne Leo Dari stesso, che
evidentemente poteva dire cose molto rilevanti se semplicemente contaminato.

Da qui le mie riflessioni si fanno pure congetture.
I MIB potrebbero essere stati solo il "braccio secolare" dei VAT, che
sembrano avere notevoli poteri su di loro. Cio' non toglie che almeno in un
primo momento i MIB siano entrati in contatto con il Pathos
indipendentemente da indicazioni da parte dei VAT.
Se i MIB sono quello che si dice, un'organizzazione che cerca di
neutralizzare forze ed eventi che porterebbero sconvolgimenti nelle menti
degli ignari, il Pathos, con le sue prime azioni decisamente troppo
"rumorose" li hanno semplicemente attivati, come anticorpi.
Ma a un certo punto i VAT vengono a sapere che il Pathos esiste, anzi che
esiste DI NUOVO.
Perche' noi e loro siamo vecchie conoscenze, non dimentichiamolo.
Ed e' ovvio che i VAT sono MOLTO preoccupati, perche' adesso la loro forza
e' molto inferiore a quella che avevano quando il Pathos fu annientato.
Inoltre non sanno nulla di noi di pima mano, e soprattutto non sanno grazie
a cosa siamo risorti.

In questo senso sia l'attacco di Lucca sia la pieta' dimostrata nel
concederci l'antidoto si inquadrano in un unico disegno: capire cosa sta
succedendo e quanto siamo forti e organizzati.
Stabilito che siamo ancora deboli per essere pericolosi, i VAT sanno (e' nei
loro archivi) che fra noi ci sono delle entita' immortali, e che non basta
distruggerle fisicamente se il Pathos e' tanto forte da riemergere.
In questo senso siamo molto piu' utili da vivi che da morti, almeno finche'
non recuperiamo la forza di un tempo.
Secondo me dobbiamo aspettarci da loro sempre nuove "prove".

Sono stanco e mi rendo conto che il mio pensiero non e' piu' lucido.
E vi ho trattenuti fin troppo.

Che il Pathos torni presto a darci tutta la forza di cui abbiamo bisogno

Giovanni


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