Franco Malatesta -- Re: R: R: [pathosNET] Bisogna fare attenzione

Date: 1998/11/18 14.26
From: Franco Malatesta <quasimodo53@yahoo.com>
To: PathosNET@pathos.it


ES ha scritto :
> > Non ti verra' mai chiesto di scegliere tra la salvezza di miliardi
di
> > uomini e quella di uno.
> > Non funziona cosi'.
>
> Tu non sai affatto come funziona...

Non ti avventurare in campi che non conosci, Fratello.
Il tentativo folle e spesso disperato di portare ragione ai sussulti
dell'anima e alle angosce della coscienza e' il dono avvelenato che
Psiche ha fatto all'uomo, e il sacrificio e' il prezzo che ci e' stato
insegnato.
E, ancor prima di tutto questo, io ho trascorso lunghe notti
tormentate lottando con i limiti del mio intelletto e l'assenza di
limiti del mio cuore.
Le risposte che ho trovato, che ho conquistato, sono il mio bene piu'
prezioso, e non lo sacrifichero' per nessuno.
Nemmeno per te.


> Cosi' come non lo so Io...
> Altrimenti saremmo Dei...
> E non lo siamo...

No, altrimenti saremmo uomini.
Gli dei parlano come te.
Incuranti del prezzo che chiedono ad altri di pagare, lasciano cadere
parole prive di speranza e condannano uomini di oggi, vivi, presenti,
nel nome di numeri senza volto.
Possibile che sia solo questa la Concordia che in te trova nome e
vessillo?
Un deserto di lacrime che chiedono vendetta?


> Scambiare la morte dignitosa di un amico per una svendita significa
fare
> torto a quell'amico...

Non c'e' dignita' nella morte di Lorenzo, se e' destino che morte sia.
Cosi' come non ci sara' dignita' nella mia, e in quella di tutti
coloro che moriranno a causa del MED e del tuo disinteresse.


> E Io non ho certo il coraggio di dire che Kolosimo e' stato
svenduto...
> E' stato sacrificato...

Da te, Fratello.


> Kolosimo vive nel mio cuore e nella mia mente...
> E cosi' sara' per ogni Fratello del Pathos che non si piega di
fronte agli
> eventi...
> Ma li affronta da Uomo...

Fratello, questo giudizio non spetta ne' a te ne' a me.
Io so solo una cosa : prima ancora di valutare, di tentare, di
fallire, tu hai rifiutato quella che sembra ormai l'unica via per
sconfiggere il morbo che ci sta vincendo.
Avevo sognato una morte piu' serena, la speranza di un ricordo che non
scompare, il sogno di ritrovare coloro che mi sono cari.
Ma questi erano i deliri di Franco Malatesta, che voleva affrontare
l'ultimo minuto come un uomo, perche' non riesce a ricordare come
muoiono gli dei.
Adesso invece ti parla Solone, e le sue parole non puoi ignorare,
Fratello.
Se il MED ci sconfiggera', e tu non avrai fatto tutto cio' che e' in
tuo potere per impedirlo, io chiedo a Psiche, nel giuramento solenne
che vincola come catena d'acciaio, nel momento in cui l'uomo e il dio
si separano per sempre, io chiedo che mi sia consentito di tornare non
per comprendere, ma per giudicare, non per soccorrere, ma per emettere
verdetto, non per consigliare, ma per punire.

Per punire te, Fratello.


Con queste parole che non avrei mai voluto dover pronunciare mi
allontano da tutti voi, Fratelli.
Vado a riconciliarmi con cio' che mi lascero' alle spalle.
Spero che ci reincontreremo.

[R1 : sparisco per circa una settimana per motivi R1 (e R3 ;-)
Non venitemi a cercare a Burgos! ;-) ]


Franco

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