Francesco M. -- [pathosNET] Il Perhas è più vivo che mai.....NEWS!!

Date: 1998/05/26 12.20
From: "Francesco M." <fmsharpe@tin.it>
To: "Pathos Net" <PathosNET@telemaco.telemaco.it>


Allora cari amici, il Perhas è tornato (scusate la terza persona..).
Mettetevi comodi perché ho molte cose da raccontarvi.

Mi dispiace innanzitutto di avervi messo in allarme (per primo il mio caro
amico Mario Harpy, che vi saluta) ma capirete in seguito che non potevo fare
altrimenti. Era necessario agire tempestivamente e purtroppo non è stato
neanche sufficiente.....

Tutto è cominciato con un "sogno premonitore", nella notte tra giovedì 14 e
venerdì 15. Più che un sogno parlerei quasi di una apparizione poiché la
"consistenza" della persona che avevo davanti era impressionante.
Saprete certamente delle mie crisi deliranti, durante le quali faccio spesso
riferimento ad un certo capitano Sharpe.
Quella notte mi apparve una figura molto simile ad un soldato inglese; non
saprei dire se fosse il famoso cap.Sharpe ma certamente non potrei neanche
negarlo (preciso che pare sia realmente esistito..). Fatto stà che non ebbi
il coraggio di fiatare, mi alzai sui gomiti malfermi e fui scosso dalla voce
cavernosa di quella figura. All'inizio non capivo bene poi, pian piano
cominciai a inquadrare tutto...
Il soldato mi disse di aver scoperto, intorno al 1806, una mappa di
inestimabile valore nel sepolcro di una chiesa situata nel sud della
Francia. Non ricordo bene il posto, credo si trattasse di un luogo
nell'entroterra tra Narbonne e Nimes; qualcosa come St Guilhelm o simile.
Spaventato dall'enorme potere che la mappa ( e la cosa a cui conduceva)
avrebbe potuto attribuire al suo possessore, decise di risotterrarla con
cura nel sepolcro e di costruire un marchingegno che proteggesse l'entrata
del sepolcro dai maleintenzionati. Distese così un enorme portale
all'ingresso e introdusse un meccanismo che ne permetteva l'apertura solo
infilando in una fenditura la sua sciabola.
Quale fosse l'oggetto o il tesoro a cui la mappa conducesse non volle
dirmelo, ricordo però che, durante il concitato racconto, non smetteva di
proferire le seguenti parole, quasi come un intercalare "Non sono pronti,
non ancora!!".

Ma il motivo della sua "venuta" o meglio del suo ritorno dal mondo dei morti
era un altro: qualcuno, probabilmente una setta satanica aveva profanato la
tomba ( e questo presupponeva l'utilizzo della sciabola) ed era entrata in
possesso della mappa.
Io cercai di replicare qualcosa ma lui subito mi redarguì con violenza: "Voi
stolti umani non capite, un enorme pericolo grava sulle vostre teste...Voi
combattete gli uni contro gli altri mentre dovreste fare causa comune, il
destino dell'umanità è segnato... se non..."
Capirete il mio sgomento (aggiunto al terrore per quell'apparizione),
tuttavia mi feci forza e gli domandai perché dicesse quelle cose proprio a
me. Il soldato mi puntò un dito contro e disse: "Tu possedevi la sciabola,
ne eri il sommo custode ma te la sei fatta rubare e adesso devi
rimediare......Recupera la sciabola e con essa mappa, deve tornare nel
sepolcro, voi non siete ancora pronti..."
Io balbettai qualcosa, chiesi spiegazioni ma lui non me lo permise; le sue
parole tuonarono nella stanza: "Domani mattina all'alba partirai per la
Spagna, a Burgos troverai quello che cerchi......Recupera la sciabola e
soprattutto la mappa!!!"

Questo è più o meno il riassunto di ciò che accadde quella notte, voi direte
che stavo solo sognando ma vi assicuro che quell'apparizione era più viva e
terrificante che mai!!
Quella notte, dopo la premonizione, non chiusi occhio. Mi alzai e cominciai
a far lavorare il cervello.
Forse che la setta che aveva rubato la sciabola dal mio negozio (peraltro io
non conoscevo assolutamente l'importanza di quell'arma..) era la stessa che
aveva rapito Malatesta?? Le cose sembravano collimare tenuto conto che gli
indizi raccolti dal gruppo di salvataggio spingevano verso Burgos....
Fù così che venerdì mattina presto decisi di partire per la Spagna. Lo feci
di nascosto senza avvertire nessuno per due motivi:
-primo perché credevo che mi avrebbero dato del pazzo,
- secondo perché mi fidavo solo di me stesso.
Arrivato a Burgos confesso di avere pedinato il gruppo di salvataggio, e
chiedo scusa per quest'azione poco onesta nei confronti di amici quali voi
tutti siete.
Arrivai anch'io sul luogo della colluttazione sotto l'arco di Santa Maria e
assistetti alla scena. Fui felice di veder riapparire il Malatesta e senza
farmi noatre intervenni al momento opportuno. Credo che pochi di voi
avessero notato l'oggetto scintillante che uno dei due uomini (quello
fuggito) aveva sotto la giacca.
Io lo notai e quando cominciò a scappare gli corsi dietro.
Mi trascinò per un dedalo di vicoli e viuzze maleodoranti, faceva caldo e
non ero sicuro di potergli stare dietro ancora per molto.
Finalmente anche lui si fermò, forse per rifiatare o forse perché ormai
sicuro che nessuno lo aveva seguito.
Fù allora che entrai in azione, lo agguantai alla gola ed afferrai l'oggetto
che aveva sotto la giacca. Era la sciabola del soldato!!!
Poi accadde tutto in un attimo, il riflesso del sole sulla sciabola mi
accecò per qualche secondo e l'uomo ne approfittò per colpirmi con violenza
al basso ventre (non vi dico il dolore...).
Mi accasciai a terra stringendo la sciabola. L'uomo cercò di strapparmela ma
non ci riusciva. A quel punto ebbi fortuna, si udirono dei passi nelle
vicinanze, l'uomo non sapeva più che fare e alla fine decise di darsela a
gambe.
Ero riuscito almeno parzialmente nel mio intento, avevo recuperato la
sciabola......Mancava però ancora, e manca tuttora la cosa più importante,
la mappa!!!
Il giorno dopo fui costretto a tornare in Italia, anche se a malincuore
poiché non avevo portato a termine la mia missione. La polizia mi aveva
dichiarato "persona temporaneamente indesiderata in territorio spagnolo" ( e
penso che qualcuno della setta avesse spinto in tal senso......)

Ora sono quì, nella mia casa borghese di Livorno, siedo comodamente alla mia
scrivania ed ho appreso con felicità il recupero del Malatesta sano e salvo.
Sono quì, ma vorrei essere altrove, sulle tracce di quella mappa misteriosa
il cui recupero sembra essere così importante per la stirpe umana....
Ed è per questo che io ora vi chiedo: "Siete pronti per una nuova ricerca,
sicuramente più importante e pericolosa della precedente??"
Io non ho dubbi attenderò una decina di giorni, per far calmare le acque e
leccarmi le ferite, e poi magari con un nome falso mi rimetterò sulle tracce
della mappa...
Se un destino terribile ci attende, come disse il soldato inglese, io farò
di tutto per cambiarlo!!! E il primo passo è recuperare la mappa....
I miei figli ( se mai ne avrò vista la veneranda età e la zittellaggine)
hanno dirito ad un mondo migliore!!!!!

Cordialmente vostro
Dott. Francesco Perhas



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