Massimo Boscherini -- [pathosNET] Discorso sulla natura delle divinita' e del tempo

Date: 1998/04/27 11.40
From: Massimo Boscherini <boscheri@fi.infn.it>
To: PathosNET@telemaco.telemaco.it


(Realta' 1)
Seguendo le disposizioni del nostro buon archivista, il seguente
messaggio, e tutti i successivi che scrivero', salvo diversamente
specificato, saranno rigorosamente in Realta' 3.

(Realta' 3)
Cari Fratelli nel Pathos,
dopo qualche giorno di paziente lettura dei messaggi, vecchi e nuovi,
penso di essermi fatta un'idea abbastanza chiara dei dibattiti in corso.
Desidero quindi esprimere la mia opinione su alcuni degli argomenti
trattati.

Prima di tutto, la questione "religiosa". La lunga (ma tutt'altro che
noiosa) discussione sulla natura degli Eterni dei loro avversari non mi
poteva lasciare indifferente. Ebbene, trovo molto interessante, e
ragionevole, l'ipotesi di una natura duale dei primi, anche se, mentre
l'Eterno Psiche si e' sin da subito manifestato in una tale forma
(Ragione/ Follia) non e' chiaro quali nature antitetiche dovrebbero
corrispondere a Distruzione, Desiderio, Sogno, ecc. Penso che, a meno
di esplicite dichiarazioni degli Avatar interessati, ogni supposizione al
riguardo non possa essere provata ne' smentita.
Circa poi i nostri avversari, mi sembra quanto mai ardito identificare le
manifestazioni del Maligno (Nemico, Avversario, Diavolo, ecc.) con il
Messia dei Cristiani, come in generale mi sembra fuori luogo tirare in
ballo Maometto, Confucio egli altri profeti e Messia.
Insomma non penso che il dibattito debba coinvolgere mitologie non
occidentali. La stessa leggenda del Graal e', a quanto mi risulta, una
commistione tra Cristianesimo e paganesimo celta, quindi del
tutto lontano dai miti indu', musulmani e buddisti. Qui lo scontro e' tra
le forze (pulsioni) primordiali degli uomini, rappresentate dagli Eterni,
e la mitologia cristiana (quest'ultima tutt'altro che duale, Satana non e'
l'antitesi del Signore). Aspetto comunque risposte e confutazioni.

Veniamo poi ad un argomento che mi e' piu' consono, la natura del tempo.
Il tempo non e' lineare ne' circolare, anzi non ha proprio senso parlare
del tempo come grandezza indipendente. Lo spazio ed il tempo sono
inscindibili, tant'e' che ogni osservatore in ogni sistema di riferimento
ha una sua misura del tempo. E' invece l'evoluzione dello spazio- tempo
ad interessarci. Prima di tutto, la teoria della relativita' generale
c'insegna che quella che noi chiamiamo forza di gravita' si esprime come
una curvatura dello stesso spazio- tempo. Inoltre, sappiamo che l'Universo
si evolve espandendosi a partire da una singolarita' iniziale. Quello che
ancora non sappiamo e' se l'Universo continuera' ad espandersi
indefinitamente o se, ad un certo punto, arrestera' tale espansione per
ricollassare su se' stesso in una singolarita' analoga a quella da cui e'
originato. Ovviamente solo quest'ultima ipotesi suggerirebbe
una circolarita' del tempo (ops, dello spazio- tempo), con una successione
indefinita di atti di creazione e di distruzione. Come gli Eterni, e le
altre divinita' si possano inserire in un tale ciclo, e' evidentemente un
enigma.

Scusandomi per l'eccessiva lunghezza di questo mio intervento, porgo i
miei saluti a chi e' in ascolto.

         B.B.



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