Morafe -- [pathosNET] Necrologio di Pol Pot

Date: 1998/04/17 02.06
From: morafe@dima.unige.it
To: PathosNET@telemaco.telemaco.it


ATTENZIONE! Questo messaggio e` tutto in R3.

Il telegiornale ha dato la notizia della morte di Pol Pot, una delle figure
piu` centrali degli ultimi trent'anni della storia della Cambogia.
Dittatore del paese, ha sterminato all'incirca un terzo della popolazione
cambogiana prima di essere stato sconfitto dall'Imperialismo Vietnamita.
Da allora, a capo dei Kmer Rossi e alleato con altre forze, ha combattutto una
guerra di liberazione contro l'imperialismo vietnamita.
Recentemente i suoi compagni si sono fatti corrempere dalle tresche
politiche borghesi che contrappongono le due fazioni che aspirano a
controllare il paese.
Il Compagno Pol Pot e` stato quindi catturato dai suoi uomini e condannato in
un processo farsa per trasformarlo a merce di scambio nel Monopoli politico.
Ieri e` morto di infarto.

La riflessione, all'interno della cultura rivoluzionaria e millenaristica,
sul problema dello sfruttamento borghese del lavoro popolare,
delle condizioni bestiali a cui la classe popolare e` costretta a vivere
(e il problema viene ingigantito dall'imperialismo e
dall'internalizzazione del mercato industriale -- considerate la
denuncia dell'Unicef sul lavoro minorile) che inizio` intorno al milledue, ha
sempre avuto due tipi di risposte dominanti.
Una di queste e` attivarsi, con un mezzo od un altro, a produrre una riforma
delle strutture sociale e politiche in modo da realizzare un "Nuovo Regno" in
cui tale sfruttamento fosse definitivamente bandito.
Questa e` la classica reazione di ogni movimento rivoluzionario o riformista.
Questo e` il compito a cui si dedica da 394 anni il Collegio Invisibile
dei Fratelli Rosa-Croce

Ma esiste un'altra risposta, che e` troppo banale definire anarchica, ma e`
piu` giusto chiamare "apocalittica", e le cui
motivazioni profonde sono espresse magistralmente nel romanzo epico
di Aureliano Buendia, "The long march of the red brigates across
Conquest, Slaughter, Famine and Pestilence" in cui si legge
        I cry for the infinite legion
        of the exploited, the abused, the loosers.
        Their eternal chain of generations.
        They own reward, they will get revenge.
E` la reazione estrema che attribuisce a tutta l'umanita`, a ogni
generazione, la colpa dei mali umani. La reazione (estrema) che ritiene
che, non
essendo possibile raddrizzare i torti di generazioni passate, ogni uomo
e`, comunque e indipendentemente dalle sue azioni, colpevole e meriti la morte.
Sembra una filosofia folle e mi sembra inutile qui confutarla, ma
questa filosofia e` intrinseca della cutura rivoluzionaria a partire da
Fra Dolcino.

Pol Pot ne e` stato, in questa generazione, il piu` estremo rappresentante: nel
suo periodo di potere egli non ha fatto nulla per risollevare le condizioni
della classe popolare e quindi dell'intera popolazione cambogiano.
Si e` posto come compito primario vendicare le generazioni passate cambogiane
sulla ]generazione presente e a questo scopo ne ha sterminato 2 milioni su 6.
Follia, certo, e follia che abbiamo condannato e che abbiamo combattuto.
Ma oggi, davanti al cadavere di Pol Pot, credo doveroso chinare la testa
davanti a un rivoluzionario puro ed irreprensibile.

Onore al Compagno Pol Pot

       F. Buonarroti
Secondo Reggitore del Collegio Invisibile dei Fratelli Rosa-Croce
Si` QUEL Filippo Buonarroti e, si`, ho 237 anni. Fnord
http://www.mclink.it/com/agonistika/giochidiruolo/psiche/






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