Franco Malatesta -- [pathosNET] Franco Malatesta

Date: 1998/02/01 11.59
From: Franco Malatesta <quasimodo53@yahoo.com>
To: PathosNET@telemaco.telemaco.it


Poaolo Lucchesi ha scritto:
>Qualcuno ha qualche risposta, anche falsa? (Dopotutto
>la verità è relativa)

Non ho risposte, neanche false.

E questa è anche la storia della mia vita.
Non ero a Lucca in quel giorno così importante per tutti noi, e non
posso dare risposte, solo domande.
Mi sono avvicinato a Pathos dopo lunghi anni di ricerca, dopo anni
penosi.
Non sono una persona colta, forse neanche intelligente, e gli enigmi
non mi interessano.
Sono solo un uomo che cerca.
Non credo abbia importanza sapere dove sono nato, chi mi ha dato alla
luce o come ho perso i miei anni fino ad oggi.
Forse sono un debole, forse soltanto uno di quelli che la Storia
lascia morenti ai margini delle sue maree, ma fin da quando era un
bambino mi ha sempre colpito la mia incapacità di raggiungere le
persone, di trovare pace in ciò che abita i nostri giorni quotidiani.
Amore, amicizia, denaro, potere, tutto mi sembrava vuoto e inutile,
finché non fossi riuscito a conoscere la chiave segreta della vita.
Ho cercato la risposta in preghiere e teoremi, in lacrime e in cose
che non voglio ricordare.
Ma inutilmente.
Poi mi sono avvicinato a Pathos, quasi senza speranze, come se
neanch'io più credessi alla possibilità di ricevere, da un dio o da un
demone, una parola di sollievo.
E ora Pathos è tutto ciò che mi resta.
Se questa, come molte altre finora, non è un'illusione, o un sogno,
allora sono finalmente giunto alla meta del mio viaggio.

Chi sono gli Eterni, e come dobbiamo porci dinanzi ad essi?
Sono uomini, come noi, ma trasfigurati da quella sapienza che anch'io
cerco, trasformati in qualcosa di più?
No, non voglio credere che siano solo impostori, creature avide di
potere che si celano sotto nomi altisonanti.
Forse sono veramente antichi dei risvegliati da un sonno millenario
per calcare di nuovo la terra, come quando Prometeo tese la mano
potente e scaccio' le tenebre.
E noi, noi siamo solo servitori e pedine, condannate al gioco patetico
di chi raccoglie sassi colorati cercando di crearne un mosaico che
abbia un senso?
O siamo noi, come qualcuno qui ha già detto, gli artefici di questa
nuova era?
Noi siamo, qui ed ora, fratelli, nonostante le nostre storie diverse,
i nostri scopi diversi.
Qualcuno ci ha chiamato, ognuno secondo un sentiero che è solo suo, ma
tutti verso un'unica meta : Pathos.
E dalle nostre azioni potrebbero dipendere molte cose, forse il
destino stesso di questo nostro pianeta nei secoli a venire.

Troppe domande, e troppe poche risposte.
Ancora nessuna risposta.

Franco Malatesta

"Every day I hear a little scream inside,
every day I find it's getting louder".


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